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Schio. Campagna elettorale sotto tono, per fortuna c’è la satira

Si sono fatti conoscere con una vignetta di dubbio gusto, che rappresentava il sindaco di Schio Valter Orsi ed il leader del comitato Prima Noi avvolti dalle fiamme e stramazzanti.

Ma i ‘Meme de Toni, l’Imbriagon de Schio’ in realtà mirano ad ironizzare sulla vita politica locale e tra uno ‘spernacchiamento’ ed una frecciatina, non risparmiano nessuno dei contendenti al ‘trono’ della città e nel pieno di una campagna elettorale spenta, dove non emergono concetti eclatanti e battute al fulmicotone, ci sono loro a ravvivare degli elettori.

Sindaco in primis, come è ovvio che sia, visto che il primo bersaglio della satira è sempre chi sta al potere, ma senza dimenticare anche ‘la concorrenza’.

Dietro ‘Toni’, pare ci siano alcuni ragazzi abili al computer, ma dalla raffinatezza di alcuni ‘meme’ a dalla vivace ironia di alcune vignette, si capisce che qualche adulto ‘suggeritore c’è eccome.

Il ‘must’ dei memme è solo uno: ridere. E su questo lo scopo è raggiunto, perché a parte una sola vignetta di cattivo gusto, il resto è satira pura. Che non risparmia nessuno e diverte, rivelando le debolezze dei ‘vip’.

Ognuno dei candidati è preso in giro a modo suo ed alla fine, tra vizi e virtù, ognuno è dipinto nelle sue peculiarità. O quantomeno, nelle peculiarità che arrivano agli occhi del pubblico.

E se Orsi è dipinto come un sindaco osannato come una rockstar, venerato al punto di mettersi ‘un santino’ in camera ed impegnato sulle banalità più che sui concetti di alto contenuto amministrativo, la sfidante leghista Ilenia Tisato lascia il segno con l’unica frase ad effetto pronunciata finora “Voglio dipingere Schio di rosa”.

Poi c’è Coalizione Civica, un gruppo nato di recente che ha schierato come candidato sindaco Giorgio De Zen, volto non troppo noto in città. Nel mirino di Toni, il ‘partito’ è finito proprio per questo mentre.

Di politica vera non se ne parla, ma quella ce la aspettiamo durante la campagna elettorale, che speriamo inizi presto.

La satira esiste da sempre e ringraziamo il cielo che ci sia anche da noi. Agli amministratori e aspiranti tali, il consiglio è di non prendersela più di tanto. I ‘grandi’ della storia sono stati presi di mira dalla satira e se non conti, non c’è vignetta.

A.B.

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