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Schio. Cioni dichiara guerra ai Velok: “Sono irregolari, il Comune può essere denunciato”

Il coordinatore del Pdl scledense Alex Cioni dichiara guerra ai Velok per il controllo della velocità raccogliendo le proteste degli automobilisti. Per il Coordinatore del Pdl scledense, già intervenuto nel merito della questione un anno fa, “le lamentele che stanno arrivando da alcuni automobilisti confermano che i dubbi sollevati erano fondati. Non solo sulla legittimità dei dispositivi ma che il loro utilizzo è funzionale più per vessare gli automobilisti e per fare cassa che per fare prevenzione”.

Alex Cioni ricorda le parole espresse pubblicamente dall’assessore Roberto Dall’Aglio intervenuto a sua volta per puntualizzare che tali apparecchi sarebbero stati usati solo con la presenza degli agenti di polizia municipale, invece, sottolinea Cioni “mi risulta non sia assicurata nemmeno nei tratti di strada urbana dove la legge prevede la contestazione immediata dell’infrazione, aprendo così alla possibilità per i multati di fare ricorso”.  E il coordinatore rincara la dose ricordando che per il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti i manufatti non sono inquadrabili in alcuna delle categorie previste dal Codice della Strada e che non risulta concessa alcuna approvazione.“Questo vale a dire – spiega Cioni – che non sono né un impianto tecnologico né un cartello segnaletico, per cui non possono essere considerati mera segnaletica, né essere utilizzati come deterrente facendo credere all’automobilista che contengano qualcosa anche quando non è così. Secondo il ministero le colonnine arancioni possono essere utilizzate solo quando all’interno sono installati dei misuratori di velocità omologati”.Alla luce di queste informazioni Cioni chiede all’Amministrazione comunale di  intervenire per chiarire se sono stati richiesti i pareri di competenza agli enti proprietari delle strade e se si, com’è possibile che siano stati espressi pareri favorevoli.“Capisco che ci sia ancora molta confusione sulla materia – conclude Cioni – ma dal momento che il Comune di Schio potrebbe anche essere segnalato per  danno erariale per avere acquistato con i soldi dei contribuenti dispositivi non regolari, sarebbe da irresponsabili fare finta di nulla lasciando che a farne le spese siano sempre e solo i cittadini”. 

Di Redazione Thiene On Line

 
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