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Schio. Festa della Repubblica: ricordate con un minuto di silenzio le vittime del terremoto

Un minuto di silenzio seguito da un commosso applauso. Così questa mattina, durante la cerimonia per il 66° Anniversario della Fondazione della Repubblica Italiana, Schio ha voluto ricordare quanti sono stati colpiti dalla tragedia del terremoto e lanciare un messaggio di ringraziamento ai tanti volontari che sono impegnati nei soccorsi. Un messaggio partito dalle parole del sindaco Luigi Dalla Via e che ha trovato corpo nella partecipazione alla cerimonia di alcuni uomini della Protezione civile scledense della cui presenza il primo cittadino si è detto onorato.

 

La semplice cerimonia organizzata dal Comune si è aperta con la posa di una piccola targa all’imbocco delle scale del Castello dove sono stati piantumati cinque arbusti di corbezzolo: la targa ricorda che questi saranno il simbolo dell’unità nazionale festeggiata negli scorsi mesi per il 150° anniversario. Il corbezzolo era infatti stato eletto a “pianta nazionale” nel Risorgimento per il tricolore che nasce dall’accostamento tra il verde delle foglie, il bianco dei fiori e il rosso dei frutti nella stagione invernale.

Dopo questo breve ma significativo momento il corteo è partito da Largo Fusinelle per raggiungere piazza Rossi. Qui, alla presenza delle Autorità Militari e Civili e con il contributo delle Associazioni d’Arma e Combattentistiche, si è tenuto l’alzabandiera accompagnato dall’inno nazionale con il Complesso Strumentale Città di Schio e il Coro GES . “La repubblica è la nostra casa comune. Una casa che si poggia sui valori della nostra Costituzione – ha detto il sindaco Dalla Via – Vivere in una casa comune significa condividere gioie e dolori, momenti belli e momenti brutti. Il nostro Paese sta purtroppo vivendo un momento difficile sotto tanti punti di vista, ma è in questi momenti che dobbiamo lavorare tutti insieme per rinforzare le fondamenta su cui si regge l’Italia, ricordando il nostro passato e i nostri valori. Queste cerimonie, anche se semplici, servono anche a questo. L’augurio è che riusciamo a trovare la strada per fare le riforme necessarie per superare questo momento. E’ una strada che richiede l’impegno di tutti. Ma è la strada per far sì che questa nostra casa possa reggere e continui ad essere la casa comune di tutti noi”.

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