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Schio. Lega: ‘Immobili del Comune in vendita, ma guardate in che stato’

Vendere un appartamento dotato di flebo della vecchia proprietaria o con i muri ricoperti di muffa fa guadagnare di più? ‘Evidentemente al Comune di Schio la pensano così’  risponde amareggiato  il consigliere di minoranza e capogruppo leghista Andrea dalla Vecchia dopo essersi finto acquirente interessato.

‘All’ultimo consiglio comunale – ha spiegato – il Comune ha detto di considerare le alienazioni del patrimonio come una fonte sicura di entrate con le quali realizzare opere pubbliche’.

Il Comune di Schio, come tutti i comuni, conta nel suo patrimonio personale una serie di proprietà immobiliari. Appartamenti ricevuti da anziani soli in cambio della retta in casa di cura, donazioni, o ricevuti ad altro titolo, ma pur sempre proprietà. Annualmente molti comuni decidono di mettere all’asta una parte delle proprietà per utilizzare il ricavato a favore delle casse comunali e a fronte di opere pubbliche o spese previste.

 

‘Abbiamo votato contro le alienazioni per un semplice motivo – ha sottolineato Dalla Vecchia – Quelle del comune di Schio sono alienazioni gonfiate. Mettono gli immobili all’asta con il prezzo che avrebbero se fossero nuovi di zecca e in ottimo stato, invece al momento di acquistarli ci troviamo davanti ad appartamenti in condizioni pietose, con muri coperti di muffa, letti sfatti, piatti e stoviglie ancora sporche e addirittura apparecchi medicinali ancora sporchi dall’ultimo uso. Se un appartamento viene messo in vendita a 100mila euro, ben che vada lo si venderà a 50mila’.

 

Secondo Dalla Vecchia, il Comune non dimostrerebbe nessuna cura per gli immobili di sua proprietà che non verrebbero ripuliti, custoditi e messi nel mercato con il dovuto rispetto. ‘Un appartamento che vale 100mila euro – ha detto Dalla vecchia – e mi viene proposto nelle condizioni di quelli che ho fotografato, per me è invendibile o quantomeno è soggetto di ribasso fortissimo nella quotazione, forse alla fine verrà pagato meno della metà del valore che avrebbe se fosse in condizioni normali’.

 

 E’ un attacco forte quello che il capogruppo del Carroccio lancia all’amministrazione comunale e a chi gestisce direttamente il patrimonio immobiliare della città. ‘Sono alienazioni gonfiate – ha sottolineato con rabbia – che servono a riempire il libro dei sogni e a fare belle promesse ai cittadini che non sono informati su come stanno realmente le cose. Mi sono finto potenziale acquirente per vedere con i miei occhi lo stato di alcuni  immobili che saranno messi all’asta. Capisco che non tutti possano essere in condizioni perfette, ma tra l’inferno e il paradiso c’è il purgatorio. In alcuni appartamenti mancava solamente il cadavere dell’anziano che ha dato l’immobile in eredità. Questo – ha concluso – è sperpero totale del danaro pubblico e mancanza di rispetto per i cittadini che sono la comunità. Ho visto immobili in totale stato di degrado e abbandono, dove sono lo stile e il  pregio di cui in amministrazione si riempiono la bocca?’

 

Anna Bianchini

 

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