La Lega Nord di Schio ha chiesto , con una mozione al Sindaco Luigi Dalla Via e al Presidente del Consiglio, che l’Amministrazione si impegni a pagare i fornitori entro i 30 giorni stabiliti dalla legge.
‘Dal 1 aprile – ha spiegato il capogruppo Andrea Dalla Vecchia – ogni amministrazione pubblica europea deve per legge pagare i suoi fornitori a 30 giorni. Solo per il reparto Sanità è previsto lo slittamento a 60 giorni’.
Secondo il Carroccio di Schio il Comune non paga malissimo ma potrebbe, anzi dovrebbe, fare decisamente di più.
‘Vista la situazione in cui si trovano le nostre aziende – ha sottolineato Dalla Vecchia – non possiamo più accettare che le pubbliche amministrazioni paghino in ritardo i propri fornitori. Ci sono aziende che chiudono e addirittura imprenditori che si tolgono la vita. Con questa mozione vogliamo che il Consiglio Comunale dia un segnale molto chiaro di rispetto nei confronti delle leggi e di voglia di tutelare le imprese locali’.
L’accusa al Comune di non voler dare supporto alle ‘sue’ aziende era stata lanciata dalla Lega di Schio anche al recente Consiglio Comunale. Dopo la discussione sull’Imu Dalla Vecchia e colleghi non hanno condiviso la scelta di fissare l’aliquota base sui capannoni a 0.93 quando, a loro dire, avrebbe dovuto essere portata allo 0.76 anche a costo di rinunciare agli 850mila euro di extra gettito.
‘Anche con le aliquote Imu l’Amministrazione di Schio ha dimostrato di non voler aiutare le sue imprese e di togliere ulteriormente ossigeno al reparto produttivo che è già al collasso – ha sottolineato Dalla Vecchia – L’Amministrazione sa che nel 2013 l’Imu andrà completamente ai Comuni e solo quella sui capannoni andrà allo stato. Pertanto ci sarà un’entrata di cassa decisamente maggiore rispetto all’anno scorso. I dati Imu sono certi e non ha senso parlare di incertezza sui conti. E anche nel caso ci fossero cambiamenti, a novembre si può ridiscutere il Bilancio. Il Sindaco e la Giunta – ha concluso – con questo hanno dimostrato di essere insensibili al grido di dolore che le aziende scledensi lanciano quotidianamente. Il Comune di Schio non vuole aiutare le sue imprese ed è evidente che non le aiuterà mai’.
A.Bia.