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Schio. Multe in danaro convertibili in ore di lavoro. Orsi: ‘Meglio lavorare che pagare una sanzione’

Evitare di pagare una multa convertendo la cifra in ore di lavoro per il Comune. Per 4 sclendensi all’anno, condannati per guida in stato di ebrezza o di alterazione psicofisica per uso di sostanze stupefacenti, questo sarà possibile. Grazie alla convenzione che presto sarà stipulata con il Tribunale di Vicenza quindi, i trasgressori condannati a risarcire la sanzione potranno veder commutare la somma in ore di lavoro di pubblica utilità da svolgere per il Comune.

 

I requisiti necessari per evitare di sborsare danaro scontando una pena utile alla collettività sono la residenza a Schio oppure l’essere dipendenti comunali dello stesso ente.

Sarà il giudice poi a decidere se concedere o meno la conversione della sua sanzione. Il trasgressore che si vedrà promuovere la richiesta potrà essere impiegato dal Comune di Schio come lavoratore per il mantenimento del decoro, della pulizia, della custodia e della fruibilità del patrimonio comunale compresi edifici, parchi giardini, aree verdi, aiuole fiorite e cimiteri. Ma ci sarà anche la possibilità di essere impiegati in lavori di pubblica utilità in affiancamento al personale comunale, in uffici pubblici, musei o in biblioteca, oppure come assistenti a persone anziane, disabili o in stato di necessità.

Sarà il Comune stesso, dopo aver incontrato il richiedente, a decidere l’impiego da svolgere, sulla base delle esigenze organizzative e nel rispetto degli orari di servizio e di lavoro vigenti. Il regolare svolgimento dei lavori di pubblica utilità sarà poi monitorato attraverso la verifica della presenza giornaliera del trasgressore, rilevata con la timbratura del cartellino o con registri appositi, come per tutti i dipendenti comunali di Schio.

“E’ un altro passo avanti in tema di lavori di pubblica utilità e socialmente utili – ha commentato Valter Orsi, Sindaco di Schio – e ciò rende il Comune partecipe alle problematiche legate alla vita sociale ed economica della città. Mi auguro inoltre che per queste persone sia più educativo lavorare per gli altri piuttosto che pagare una sanzione”.

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