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Schio. Nuovo ospedale. Veronese replica a Santi: ‘Communitas non è in campagna elettorale’

‘Ma che strumentalizzazioni politiche e cavallo di battaglia. Parliamo dei problemi dell’ospedale e denunciamo i costi del project financing dal lontano 2006 e la richiesta di avere il supporto per le firme da raccogliere è stata avanzata nel mese di novembre al Comune di Schio.

Se l’argomento è approdato in consiglio solo ieri sera, non è colpa nostra’. A commentare le dichiarazioni del leghista Santi in merito alla raccolta firme sul nuovo ospedale è Pietro Veronese che ci tiene a sottolineare:’Communitas è solo un’associazione che da anni tiene i riflettori puntati sul nuovo ospedale. La nostra denuncia non ha colore politico perchè noi non siamo un partito. Quindi non siamo in campagna elettorale – spiega Veronese – ieri sera ho partecipato alla seduta di consiglio e i toni sono stati piuttosto aggressivi rispetto ad un’azione che nulla ha a che fare con la campagna elettorale del momento. Se poi, chi mi attacca si riferisce al mio ruolo in seno all’amministrazione comunale scledense di qualche anno fa, Communitas non c’entra niente. Ma poi, perchè la Lega anzichè astenersi non ha opposto parere negativo come ha fatto il Pdl? Viene a parlare proprio la Lega alleata di chi il nuovo ospedale l’ha voluto e sostenuto’.
E a proposito del Pdl, nel pomeriggio a dire la propria sull’ospedale nuovo è stato Alex Cioni. 
“In questi anni alcuni consiglieri del centro-destra hanno vestito i panni della stampella a sostegno della maggioranza – spiega il coordinatore vicario del Pdl Alex Cioni – ma ora, che sul dibattuto tema dell’ospedale si poteva trovare una convergenza politica, la stampella è venuta meno. Almeno su questo tema”. L’esponente del Pdl condivide le critiche mosse da più parti nei confronti del project financing considerato come “uno strumento finanziario del tutto sbilanciato a favore delle aziende private”, sospettando che per alcuni consiglieri comunali sia prevalso l’ordine di scuderia “di non disturbare il grande manovratore”, piuttosto che “il dovere civico, prima che politico, di aderire alla domanda di molti concittadini che sulla questione reclamano semplicemente chiarezza”.

di Redazione Thiene on line

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