Si riaccende il dibattito politico attorno al futuro della linea ferroviaria Schio–Vicenza. Dopo le dichiarazioni di ieri del consigliere comunale Carlo Cunegato sull’importanza dell’elettrificazione della tratta, arriva la replica di Alex Cioni, dirigente provinciale e capogruppo di Fratelli d’Italia nel consiglio comunale di Schio. Per Cioni, il tema centrale non è tanto la tecnologia dei treni, quanto la rimozione dei principali ostacoli che oggi rallentano il servizio: i passaggi a livello.
“Invece di concentrarsi unicamente sull’elettrificazione – spiega Cioni – bisognerebbe dire con chiarezza che la priorità assoluta per rendere davvero competitiva la linea è la soppressione dei passaggi a livello, che rappresentano il vero collo di bottiglia per migliorare i tempi di percorrenza”.
Attualmente, il tempo necessario per coprire la tratta tra Schio e Vicenza è di circa 42 minuti. Il piano di ristrutturazione prevede di scendere a 30 minuti, ma secondo il capogruppo di FdI ciò non sarà possibile senza un intervento risolutivo su due passaggi a livello ritenuti particolarmente critici: quello di Anconetta, nel comune di Vicenza, e quello di via dell’Industria, a Schio. Su questi snodi, tuttavia, il dibattito politico interno alle amministrazioni comunali avrebbe bloccato ogni decisione operativa.
“Il vero nodo da sciogliere è qui – insiste Cioni – e fino a quando non si avrà il coraggio di affrontarlo con determinazione, ogni altro intervento rischia di essere poco incisivo”.
Quanto all’elettrificazione, Cioni non ne nega l’importanza strategica, ma ne ridimensiona l’urgenza. “È senza dubbio la scelta tecnologicamente più avanzata – ammette – ma con l’arrivo dei nuovi treni ibridi il problema dell’attuale alimentazione a gasolio è in parte superato. Esistono già soluzioni capaci di garantire maggiore sostenibilità ambientale e minori emissioni, senza dover attendere la completa elettrificazione”.
La posizione di Cioni segna un punto di distinzione nel dibattito politico locale, spostando l’attenzione da una questione strutturale di lungo termine, come l’elettrificazione, a un intervento immediatamente realizzabile, ma bloccato da anni di immobilismo amministrativo. Un approccio pragmatico che punta a sbloccare il potenziale della linea ferroviaria Schio–Vicenza partendo dalle criticità più concrete e meno ideologiche.