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Schio.Ztl centro storico.Pd:’Lega imbarazzante’.Gori:’Non rispettato volere popolare’

Scontro Pd-Lega sul Piano del Centro con un centro sinistra che accusa il Carroccio di essere ‘imbarazzante e senza idee’ .Replica il capogruppo leghista Alessandro Gori, che rilancia con accuse al vetriolo contro chi si ostina a parlare di scelte popolari, quando l’amministrazione-Dalla Via avrebbe deciso di ‘testa propria’, penalizzando i commercianti del centro storico.

 

Ben cinque le ore di discussione ieri, in consiglio comunale. A tenere banco, ancora una volta, quella che Leonardo Dalla Vecchia definisce: ‘Un nuovo momento per le osservazioni è una piccola rivoluzione, qualcosa di unico, che nasce dalla volontà di confronto con tutti quelli che vogliono raccogliere la sfida di lavorare assieme per il nostro centro città. E’ un nuovo modo di pensare la politica, che viene fatta con i cittadini. Una politica che va nella direzione opposta di un certo immobilismo o di quella ricerca della pancia della gente, fomentando gruppi del ‘no’, che sono pratiche troppo diffuse in Italia”. Il capogruppo del Pd ci va giù pesante quando in un comunicato stampa scrive:’ Imbarazzante l’atteggiamento della Lega che ha fatto sterile ostruzionismo, con emendamenti improvvisati, ideologici e senza alcuna vera proposta. Il tema meritava di essere affrontato in ben altri modi. Si sono riempiti la bocca con la parola ‘partecipazione’, ma poi hanno cercato di sottrarre il documento dalla sua sede naturale di discussione: la città. Fortunatamente ora si apre un tempo nuovo, un tempo di discussione; il documento viene ora dato alla città. E ci auguriamo che la discussione prenda finalmente un’altra piega”.

Dalla Vecchia si riferisce ai 45 giorni di ‘apertura popolare’, in cui commercianti e cittadini potranno dire la loro sul piano “Verso un nuovo modello di centro città’. Esprimersi cioè sulla chiusura del centro storico nelle modalità volute dall’assessore Daniela Rader.

‘Non è vero che quel progetto è il frutto del volere della gente. Quest’ultimo è stato ignorato – spiega Gori – è vero che ci sono stati incontri con le associazioni di categoria, con gli operatori economici, ma non è vero che si è tenuto conto del loro parere. E se andiamo a vedere chi è favorevole, scopriremo i nomi degli amici degli amici. Che ci sia una consulta autentica e in tal senso, il sondaggio elaborato nelle scorse settimane parla chiaro. Il 49,7% di chi ha risposto al quesito ha detto no alla chiusura del centro. Di questo non si è tenuto conto e noi non ci fidiamo più’.

Alessandro Gori entra nel dettaglio del piano di rilancio così come è stato elaborato dall’amministrazione, puntando l’indice su una ciclabile, che è un pezzettino di strada poco utile e menzionando l’area ex Lanerossi, intoccata da chi ‘ha preferito non toccare i poteri forti di cui teme, penalizzando i commercianti del centro, di cui non si sta ascoltando la voce’.

Gori conclude:’E’ evidente la situazione a Schio, basta fare un giro per altre città e notare che i consumatori disertano il centro. A Thiene e a Bassano è diverso’.

N.B.

 

 

 

 

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