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Serrata dei negozianti. Samperi:’Da commerciante, mi sentirei orgoglioso di vivere a Schio’

Thiene ha seguito con attenzione gli eventi scledensi di questi giorni, con una protesta senza precedenti che sembra quasi strano pensare abbia avuto come teatro un comune attaccato a quello dove, due anni prima, con uno scenario simile, i commercianti non hanno avuto possibilità di replica.

‘Leggendo i giornali di questi giorni è impossibile non rivivere le vicende che hanno portato alla chiusura e alla pedonalizzazione del centro storico di Thiene due anni fa ad opera della giunta Busetti – tira fuori l’anima del commerciante Alberto Samperi, vicesindaco di Thiene e assessore al Commercio – Fare dei confronti e dei parallelismi è inevitabile, tanto simile è l’argomento e tanto diverse sono le scelte e gli atteggiamenti dei protagonisti. Da cittadino, da commerciante e da amministratore devo dire con tutta sincerità che mi sentirei soddisfatto di vivere o di operare a Schio in questo momento.

Da commerciante mi sentirei di far parte di un’associazione forte, convinta delle proprie ragioni e disponibile a spendersi in prima persona, mettendoci pure la faccia, per difendere gli interessi dei propri associati, senza soggezioni di fronte alla politica. Da cittadino ,favorevole alla pedonalizzazione, mi sentirei sostenuto dall’amministrazione che , pur spingendo verso la chiusura al traffico del centro storico per dare spazio a pedoni e biciclette, comunque sta operando con equilibrio, proponendo periodi di sperimentazione e chiusure parziali, mediando tra interessi diversi, senza imporre in maniera autoritaria delle decisioni’.

 

E da amministratore?

 

Da amministratore mi sentirei di agire come sta agendo l’assessore Daniela Rader e la giunta scledense, con moderazione, dibattito, mediazione, in maniera razionale all’interno di un progetto di valorizzazione del centro storico, assumendosi la responsabilità di scelte non sempre condivise da tutti, ma mostrando attenzione anche alle ragioni di chi dissente. Da amministratore thienese non posso dimenticare quanto l’amministrazione precedente abbia agito in maniera avventata e così diversa da come sta agendo la giunta di Schio.

Non posso dimenticare il trauma subito dalle attività commerciali con la chiusura indiscriminata e senza preavviso messa in atto dalla giunta Busetti due anni fa, contravvenendo ad un voto del consiglio comunale che, guarda caso, proponeva la stessa cosa che sta attuando Schio in questo momento: chiusura limitata al fine settimana e periodo di sperimentazione. Anzi a Thiene i commercianti avevano proposto di iniziare la chiusura addirittura il venerdì sera.

Così come non posso dimenticare i danni reali che una tale decisione ha provocato al lavoro e al benessere di alcune famiglie di commercianti che non hanno retto o che stanno soffrendo, oltre agli effetti della crisi, anche gli effetti della chiusura di Corso Garibaldi. Una chiusura, è stato detto tante volte, fatta non all’interno di un progetto di nuova vivibilità e accesso del centro storico, ma per ‘capriccio’ di un sindaco che si credeva di poter fare quello che voleva. La mia posizione personale è nota e non è favorevole alla chiusura totale di corso Garibaldi, se non prima di una generale riqualificazione della viabilità e dei parcheggi prospicienti al tratto da pedonalizzare e ad un progetto generale di rilancio e di promozione del commercio thienese.

 

Questo suo discorso significa che la giunta Casarotto sta riconsiderando l’argomento o lo dobbiamo ormai, considerare chiuso?

 

Non stiamo lavorando per la riapertura del centro, se è questo che vuole sapere. Non è nel programma del sindaco Casarotto, ma le posso però dire che sto lavorando come assessore al Commercio per migliorare tutti quegli aspetti che possano rendere veramente fruibile il centro storico a tutti, cittadini, clienti dei negozi, operatori commerciali.

 

Cosa ha reso possibile la protesta di ieri a Schio?

 

Anche la compattezza delle associazioni di categoria, che si sono supportate. Confartigianato ad esempio, è scesa in campo assieme ad Ascom. A Thiene questo non sarebbe stato possibile per la vicinanza dell’ex presidente all’allora sindaco Busetti

 

Natalia Bandiera

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