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Thiene. A tu per tu con il sindaco: “Orgoglioso di una giunta forte”

Ha appena festeggiato il primo anno del secondo mandato e Giovanni Battista Casarotto, sindaco di Thiene, riconfermato al primo turno  nel 2017, ha dimostrato di essere forte.

Ha anche dimostrato di poter contare su una squadra forte, nonostante sia variegata nei colori politici, che adesso sembrano in controtendenza rispetto al nuovo assetto di  Provincia e Governo, con il Pd prima lista della città e i ‘delfini’ del sindaco che ‘guizzano’ pensando al domani. Ma Casarotto, lasciando da parte le ideologie alle quali ha detto sempre di preferire il buon senso,  non ha dubbi: “Salvini non ha torto, sta mettendo in pratica quello che gli altri avevano sempre detto”.

Sindaco Giovanni Casarotto, come sta andando questa sua nuova giunta?

Stiamo andando benissimo, forti e compatti, decisamente un gruppo coeso. Abbiamo tantissimi progetti, soprattutto per portare a termine quanto iniziato nel precedente mandato. Ci sono tantissime cose da fare.

E’ un’amministrazione prevalentemente innovativa o di continuità?

E’ un mandato di continuità ma con all’interno un clima nuovo. Ho la fortuna di avere un gruppo capace, in grado di battersi per terminare quanto già impostato e allo stesso tempo, gettare le basi per le novità che saranno realizzate nel futuro.

Ad esempio? Progetti che vedranno la luce?

Sono ripartiti i lavori al Parco Sud e a settembre vedremo anche il primo stralcio di Nova Thiene. Abbiamo seminato molto bene, soprattutto per fare comprendere ai cittadini l’importanza di recuperare quanto è già esistente, piuttosto che costruire cose nuove e occupare suolo. A breve, grazie all’intervento di privati, sarà recuperato anche lo storico edificio dell’albergo Roma, dove verranno realizzati appartamenti e negozi, nel cuore di Thiene. I Comboniani vanno avanti, anche se il progetto è stato modificato per questioni ‘di banca’. Nel 2020 poi si parlerà di Ipsia Garbin e del prolungamento della Gasparona fino all’autostrada.

Lei è il primo cittadino che non si stanca mai di fare appello alle istituzioni affinchè snelliscano quella burocrazia che impedisce agli amministratori di lavorare…

Sono il problema principale, le normative rallentano sempre le attività. Basti pensare che per un lavoro semplice, come una strada, servono almeno 7 mesi. Il Liceo, per il quale abbiamo stipulato l’accordo con la Provincia nel 2016, non ha ancora l’ok al progetto definitivo e i lavori, se tutto va bene, partiranno tra un anno. Per le opere pubbliche servono almeno 10 anni, questo è il fatto. Spero che il nuovo governo metta mano al codice degli appalti per velocizzare la burocrazia.

Parlando di nuovo governo, lei che con la sua giunta targata prevalentemente Pd è in controtendenza, che cosa ne pensa?

Mi sento di dire che non ha torto Salvini. Manca l’Europa, lo hanno sempre detto tutti, solo che questo governo sta attuando quanto promesso anche dai precedenti. Spero che al livello europeo ci sia una maggiore attenzione. Bisogna fare un lavoro serio alla sorgente, se parliamo di profughi, dobbiamo aiutarli a casa loro. Se fuggono significa che non stanno bene e sarebbe opportuno aiutarli a creare nei loro paesi  le condizioni ottimali per vivere con dignità.

A Thiene i profughi non sono mai stati un vero problema…

No. Ne abbiamo circa quaranta, ma sono gestiti bene, non hanno mai creato fastidi di nessun tipo.

Che ruolo sta esercitando Thiene nell’Alto Vicentino? A volte qualcuno lamenta un calo di leadership….

Nel territorio ci si confronta con tutti i colleghi, con le diverse amministrazioni. Finora non ci sono state rotture. Certo, ci sono stati scontri anche di una certa importanza, ma è normale che sia così. Succede di avere idee diverse, ma abbiamo sempre fatto sintesi. Su alcuni temi c’è stata intesa immediata, su altri si è dovuto mediare.

E’ un territorio legato principalmente alla politica o alle competenze vere?

Mi pare che nell’Alto Vicentino non ci siano visioni troppo legate ai partiti. Abbiamo sempre cercato di capire e fare quello che è meglio per il territorio. Alto Vicentino non è solo Thiene o Schio, ci sono tanti altri comuni.

I grandi scontri sono sempre sulle partecipate. Prima ViAcqua, ora Ava che qualcuno vorrebbe si fondesse con Aca e altri con Etra…

Stiamo lavorando su più tavoli. Con Aca (Agno Chiampo Ambiente) siamo più avanti nella trattativa, anche se qualcuno (Andrea Levorato, presidente di Etra) ha annunciato la fusione con Etra. Io credo che gli annunci si debbano fare quando le cose sono state approvate, invece qualcuno parla per provocare reazioni. Ci sarà assemblea a breve, vedremo. Dobbiamo cercare la migliore convenienza per Ava (Alto Vicentino Ambiente). Al momento è Aca e sicuramente si può chiudere prima. Poi, una volta insieme ad Aca, si può andare a trattare con Etra, ammesso che scorporino la parte ambientale.

Ancora matrimoni in casa quindi…

Matrimoni di convenienza non d’amore, sia chiaro. C’è un reale problema di ‘peso’ tra Ava e Aca. Aca ha peso solo su base territoriale.

Che sindaco è Giovanni Casarotto?

Un civico, eletto nel 2012 con una lista civica e riconfermato come civico grazie a liste, anche di partito che riportavano tutte il mio nome. Sono molto orgoglioso del risultato ottenuto, ma anche preoccupato, perché le forti preferenze mi ricoprono anche di grandi responsabilità. Di sicuro c’è che lavorerò fino all’ultimo giorno.

Quindi non è vero che il Pd La tiene sotto scacco? Si dice che minaccia continuamente di far cadere la maggioranza….

Siamo un gruppo molto coeso che lavora per il bene della città e del territorio. La politica c’è, ma non vedo problemi ideologici. Dialoghiamo con tutti, siamo al servizio della provincia e del territorio. Alle scorse elezioni è stato chiaro che i cittadini hanno premiato il nostro lavoro.

Ci sono state alcune polemiche su alcuni lavori. Ad esempio il semaforo a Rozzampia che tiene banco sui social network quasi tutti i giorni….

Thiene è una bella città, pulita, ordinata e conta su bravi cittadini. Purtroppo non a tutti piacciono le regole minime e alcuni non rispettano il prossimo. Si pensi ai rifiuti, che vengono gettati a volte in modo incivile. Il semaforo era necessario per tutti quelli che devono immettersi sulla statale e rischiavano incidenti ogni volta. E’ una questione di rispetto per il prossimo. A volte dovremmo essere più comprensivi e collaborativi. Poi c’è l’intolleranza verso l’erba alta. Ma con questo clima non possiamo farci molto. L’erba è viva e con le forti piogge cresce. Spero i cittadini comprendano che non è possibile falciare ogni giorno.

E la Sanità?

Come ha confermato di recente il direttore generale Domenico Mantoan, gli ospedali di Santorso e Bassano hanno pari dignità. Andremo avanti così. Sul piano territoriale siamo molto forti e presenti rispetto alle altre Ulss.

Chi è stato il suo mentore in politica?

Senz’altro Camillo Cimenti. Però devo ammettere che i tempi sono evoluti e cambiati molto. Oggi non ci sono soldi. Diciamo che è quando ci sono poche risorse che emerge il politico vero.

Chi sarà il suo delfino?

Al momento ne vedo più di uno che potrebbe emergere. Diciamo che, se vogliamo portare avanti un gruppo coeso di centro sinistra, dovremo metterci a tavolino ed individuare una figura che rappresenti tutti noi. Però poi saranno i ‘ragazzi’ a decidere. Io non avrò altri sviluppi politici, lascio spazio ai giovani. Se mi chiederanno aiuto ci sarò, ma in secondo piano. Se questa squadra si manterrà forte e unità, tra qualche anno, decideremo tutti insieme chi sarà il mio successore.

Anna Bianchini

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