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Thiene. Carrefour e viabilità. Il sindaco: “Non si pensi solo al proprio orticello”

riceviamo e pubblichiamo

In merito al tema del raddoppio del Carrefour e della previsione della nuova strada in direzione sud /nord che si dovrebbe collegare con via Biancospino all’altezza dell’intersezione con via Campazzi e via Corso Campagna, tema sul quale una parte dei cittadini del quartiere dei Cappuccini è contraria, vorrei innanzitutto premettere che l’Amministrazione Comunale,  che ha avuto dai cittadini l’onore, ma anche l’onere, di governare la Città, ha il compito di decidere, cercando di capire ed individuare le scelte più appropriate.

Nel caso specifico, partiamo da una situazione urbanistica e commerciale già compromessa e preesistente, dalla quale non si può prescindere nell’affrontare i problemi e trovare le possibili soluzioni, valutando qual è il male minore o meglio qual è il bene comune generale rispetto agli interessi particolari, per quanto legittimi (mi riferisco ovviamente alla nuova viabilità prevista).

Intendo dire che, se ognuno pensa che ciò che conta sia il proprio punto di vista ed interesse personale, pur legittimo, senza tener conto dell’insieme dei problemi e della loro complessità e globalità per l’intera città di Thiene, non ne verremo mai a capo.

In ultima analisi, sono sempre stato convinto che chi amministra ha sì il dovere di ascoltare i cittadini, di chiedere consiglio, ma poi deve assumersi la responsabilità di decidere, al di là delle critiche che comunque  sempre riceverà.

Che cosa prevede la Variante n. 1 al Piano di Lottizzazione “Centro Commerciale 2”  

Quando parliamo di Carrefour, dobbiamo rifarci a scelte programmatiche di carattere urbanistico/ commerciale che risalgono ancora al Piano Regolatore Generale del 1975, scelte poi che si sono in parte attuate negli anni ’80/’90 del secolo scorso e con successive varianti, fino ad arrivare al 2008 in cui venne approvato il raddoppio della capacità edificatoria.

Venendo ai nostri giorni, la Variante n. 1 al Piano di Lottizzazione “Centro Commerciale 2” dello scorso 18 dicembre del 2018 ha portato limitate modifiche allo strumento urbanistico attuativo del 2008, prevedendo di unire all’edificio esistente l’ampliamento che era già stato approvato nel 2008, anziché lasciarlo staccato.

In cambio di ciò abbiamo ottenuto dalle società proprietarie la realizzazione della pista ciclabile che, partendo dalla fine di via dell’Industria, si snoderà per tutta via Campazzi fino all’intersezione con via Corso Campagna dove, sempre a cura e spese delle società  proprietarie verrà realizzata una rotatoria per proseguire poi su via Biancospino, fino a collegarsi con l’attuale pista ciclabile esistente lungo il Cimitero.

Inoltre, per dare risposte alla criticità del traffico veicolare della zona produttiva, con particolare riferimento agli intasamenti che nelle ore di punta si verificano su via dell’Autostrada e su via Gombe/Marconi, abbiamo ritenuto opportuno prevedere in risalita dall’area Carrefour una strada da realizzare, sempre a cura e spese delle società proprietarie, aperta nella sola direzione sud/nord che si colleghi con l’intersezione di via Corso Campagna/via Campazzi/via Biancospino.

La situazione ereditata

Innanzitutto mi domando e chiedo perché, se fossero state attuabili eventuali modifiche delle destinazioni urbanistiche della zona Carrefour, queste non sono mai state apportate da alcuna delle Amministrazioni comunali succedutesi nel tempo, le quali, sicuramente le avranno valutate, ritenendole però non percorribili, in quanto avrebbero esposto il Comune a sicuri ricorsi da parte delle proprietà interessate, con gravi rischi di condanne a risarcimenti cospicui; a tal fine basti ricordare che nell’atto di transazione del 18 ottobre 2004, riguardante le aree in parola, il Comune, al fine di risolvere una controversia riguardante anche la destinazione di tali aree, ha riconosciuto un credito a favore delle società proprietarie di una somma di poco superiore a 2.400.000,00 euro, credito tuttora esistente, che andrà a compensazione dei futuri oneri di urbanizzazione; inoltre ha riconosciuto che le stesse aree, “sia per la loro collocazione sia in ragione delle opere di urbanizzazione primarie già realizzate, hanno una vocazione in parte direzionale e commerciale e in parte residenziale, sicché sulle stesse ritiene debbano essere previste le seguenti destinazioni d’uso: commerciale/direzionale metri cubi 95mila; residenziale libera metri cubi 44mila; residenziale convenzionata metri cubi 44mila”.

Spero che questo chiarisca bene da dove partiamo!

Mi sento anche di aggiungere che, trattandosi di grande struttura di vendita, l’autorizzazione commerciale finale all’apertura dell’ampliamento spetta alla Regione, la quale potrebbe, pertanto, decidere autonomamente di non autorizzarlo.

Il collegamento viario fra via Galileo Galilei e via Biancospino

Tornando al tema del collegamento viario fra via Galileo Galilei e via Biancospino, esso è stato introdotto come infrastruttura capace di mettersi in relazione con il sistema viario perimetrale al centro cittadino, rappresentato dal tratto urbano della SP 349 (via Marconi) che, con valori di circa 1.500 veicoli equivalenti/h bidirezionali, è una delle aste del centro più trafficate, con infrastrutture di servizio alle utenze pedonali e ciclabili scarse.

L’intervento di nuova connessione si ritiene, pertanto, che possa permettere di scaricare parte del traffico, anche se parzialmente, oggi gravante sia su via Marconi/Valsugana, ma anche su via dell’Autostrada e fluidificare così questi nodi viari, in particolare il nodo della rotatoria di via Marconi/via Valsugana che presenta, allo stato attuale, seri elementi di criticità.

La ricerca di un equilibrio necessario

Tra le ipotesi diverse di realizzazione della nuova connessione, si è scelta quella a senso unico sud-nord per equilibrare i benefici sulla SP 349 con il peso per maggiori flussi su via Biancospino: tale soluzione, infatti, è quella che presenta un impatto inferiore sulle aree residenziali di via Biancospino e via Corso Campagna, derivante dai nuovi flussi indotti dall’apertura della nuova strada.

Una soluzione, quella approvata dal Comune, che, come è agevole notare, si è fatta carico di bilanciare gli interessi generali, con l’unica finalità di fluidificare il traffico sul territorio comunale. A questo riguardo vorrei aggiungere che il problema dell’inquinamento prodotto dagli scarichi delle auto è sicuramente più presente, come accade oggi, nei casi di code nelle ore di punta che bloccano il traffico, mentre l’inquinamento diminuisce se si migliorano la fluidificazione e lo scorrimento, come si auspica possa avvenire con la soluzione proposta della nuova strada.

A conferma della natura bilanciata della soluzione proposta da questa Amministrazione, deve essere notato che il Comitato di Quartiere della Conca, in contrasto con quanto affermato da quello dei Cappuccini, con lettera n. 22080 del 18.6.2019 nel ritenere “fondamentale la realizzazione del collegamento”, ne ha auspicato con forza una rivisitazione, in modo da consentire un traffico in entrambi i sensi di marcia e non solo nella direttrice sud-nord, come previsto da questa Amministrazione.

Sul tema di via Biancospino è stato anche detto che si finirebbe per scaricare più traffico su di  “una piccola strada di quartiere, larga appena 6 metri” e quindi inadeguata allo scopo. A questo proposito faccio presente che dalla rotatoria dei Cappuccini fino all’incrocio con Corso Campagna la sede stradale (comprese le banchine ed esclusa la pista ciclabile parallela al Cimitero) è mediamente larga ml 8, fatta eccezione per un breve tratto in prossimità di edifici rurali posti a filo strada, dove la larghezza della sede stradale si riduce a ml 7,50 circa. Tali edifici sono previsti in demolizione e arretramento, come in parte già avvenuto, proprio al fine di allargare la sede stradale esistente per far posto ad un tratto di pista ciclabile.

Quanto infine alla zona a verde tra via Biancospino e via Galilei, contenuta nel Piano degli Interventi, che costituirebbe una cesura tra la viabilità dell’area commerciale e la viabilità del quartiere “dei Cappuccini”, motivo per cui la nuova strada che si intende realizzare sarebbe in contrasto con le previsioni urbanistiche vigenti, va detto che già con l’approvazione del Piano di lottizzazione del 2008, tale zona a verde era stata trasposta prevedendo la realizzazione di una nuova viabilità a servizio della zona residenziale compresa nel Piano stesso, che sbucava esattamente nell’intersezione con via Corso Campagna/via Biancospino.

Per eliminare, comunque, qualsiasi dubbio su questo aspetto e sulla legittimità dell’azione comunale, vincolata a scelte, come detto, risalenti al 2008, questa Amministrazione ha intenzione di predisporre apposita Variante al Piano degli Interventi, nella quale prevedere espressamente il collegamento viario in argomento.

L’aggiornamento del Piano Comunale del Traffico Urbano: un passaggio indispensabile

Alla luce di quanto sopra esposto, ritengo che le scelte dell’Amministrazione Comunale, pur se suscettibili di ulteriori approfondimenti, vadano nella giusta direzione e, pertanto, confermate; posso solo aggiungere che, prima di procedere con la nuova strada, richiederò una revisione ed un aggiornamento  del Piano Comunale del Traffico Urbano, in quanto lo studio esistente risale al 2008, proprio per valutare ed approfondire l’importanza o meno della nuova viabilità prevista in uscita da Carrefour in risalita da sud a nord, nell’economia che la stessa potrà avere sul territorio comunale  e, in particolare, come funzione ed elemento di collegamento e distribuzione del traffico con i quartieri circostanti.

Solo dopo questo aggiornamento e i risultati che darà il Piano Comunale del Traffico Urbano, si procederà o meno alla sua realizzazione.

 

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