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Thiene. Caso Cacco, il sindaco risponde: “Valuteremo di costituirci come parte lesa”

Riceviamo e pubblichiamo

Il sindaco, Giovanni Casarotto, risponde a quanto dichiarato dal Consigliere Azzolin e pubblicato sulla testata Altovicentinonline l’11 ottobre.

“La costituzione di parte civile del Comune di Thiene, secondo legge, – spiega Giovanni Casarotto – può avvenire sia al momento in cui c’è un rinvio a giudizio, sia durante l’udienza preliminare.
Venuti ora a conoscenza del rinvio a giudizio dell’arch. Cacco, valuteremo attentamente con l’Avvocatura le modalità più idonee per costituirci come parte lesa.

Tengo anche a sottolineare come l’Amministrazione Comunale, al pari della Magistratura, si sia comportata in maniera ineccepibile e questo è l’atteggiamento che intendo sempre tenere, anche se dovessero esserci altre situazioni analoghe in futuro.

Dobbiamo anche tener presente che in Italia esistono leggi e norme che tutelano la Privacy e sanciscono il principio della presunzione di innocenza per ogni indagato, finché non intervenga una sentenza di condanna.

Non nascondo che, purtroppo, casi di “dipendenti infedeli” potrebbero ripetersi anche in futuro, perché è nella natura dell’animo umano commettere anche illeciti, a Thiene come in altre realtà; ciò nondimeno questa Amministrazione Comunale e la struttura burocratica interna di controllo hanno sempre dimostrato di avere anche gli anticorpi per scoprire, reagire e denunciare nelle sedi opportune eventuali episodi; ovviamente, ripeto, ciascuno per le proprie competenze e responsabilità”.

Giovanni Casarotto, sindaco di Thiene

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