‘Vorrei vedere chi, a conoscenza del regolamento che prevede la pubblicazione online di redditi e particolari patrimoniali dei consiglieri comunali, si sarebbe candidato’. Scende in campo Paolo Trevisi, consigliere di minoranza leghista che ieri sera, durante il consiglio comunale, ha votato per il rinvio della discussione sul regolamento che sta tenendo banco in città.
‘Questo non significa non voler essere trasparenti – ci tiene a sottolineare Trevisi – ma mettetevi nei nostri panni. L’essere un semplice consigliere comunale con la miseria di 30 euro a seduta, che questa duri un’ora o 5 ore, deve comportare che i miei fatti privati debbano essere dati in pasto a chiunque?E’ inaccettabile e ribadisco, vorrei vedere chi otto mesi fa si sarebbe candidato alle amministrative come ha fatto, sapendo che correva il rischio di finire con la sua privacy su un sito internet che tutti possono consultare. Ad Alessia Gamba che parla tanto di trasparenza, voglio dire che ci sarebbero ben altre cose su cui occorrerebbe vederci chiaro. Non è il caso di soffermarsi ancora su questi dettagli, che più che una mancanza di trasparenza rappresentano un imbarazzo’.
Trevisi non ha tutti i torti e sostiene che non ha scheletri nell’armadio da nascondere. Ma che è una questione di principio e di privacy svenduta senza una finalità davvero importante perchè conoscere i redditi di un consigliere comunale non sarebbe altro che una morbosità di chi vuole solo farsi i fatti altrui.
di Redazione Thiene on line