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Thiene. Tihomir Stefanovic spiega le nuove norme per le sigarette elettroniche

A maggio è entrata in vigore la versione definitiva della Direttiva Europea sui tabacchi, la Tpd. Di che cosa si tratta?

L’articolo 21 del dispositivo, regola la produzione e commercializzazione dei prodotti legati al fumo elettronico. Per sigaretta elettronica s’intende un dispositivo utilizzabile per il consumo di vapore contenente nicotina tramite un bocchino o qualsiasi componente di tale prodotto, compresi una cartuccia, un serbatoio e il dispositivo privo di cartuccia o di serbatoio.  Le sigarette elettroniche possono essere usa e getta o ricaricabili mediante un contenitore di ricarica o un serbatoio oppure ricaricabili con cartucce monouso.

Le norme sono perciò riconducibili esclusivamente alle sigarette elettroniche che contengono nicotina, il resto è escluso dal decreto. I produttori non possono più portare in commercio sigarette elettroniche usa e getta o cartucce di ricambio precaricate con più di 10ml di liquido con nicotina. E’ stato introdotto, inoltre, il divieto di vaping nelle strutture sanitarie, le strutture universitarie ospedaliere e i presidi ospedalieri. La normativa prevede poi, che i liquidi con nicotina prodotti al di fuori dell’Unione Europea debbano essere notificato dall’importatore.

Cosa cambia per i consumatori?

Gli utenti abituati a boccioni di liquido dal 100 millilitri o bottiglie di base nicotizzata da un litro devono fare i conti ora con le nuove regole. Fra i cambiamenti di questo decreto, anche un nuovo formato obbligatorio per e-liquid: i Smokie2liquidi per sigaretta elettronica, infatti, sono ora disponibili solo in boccette da 10ml con una concentrazione massima di nicotina di 20mg. L’uso di un nuovo formato non sconvolge completamente le abitudini dei vapers ma obbliga, chi è solito mixare basi e aromi per creare una soluzione personalizzata, a modificare leggermente le proprie abitudini di acquisto. A causa delle piccole dimensioni dei contenitori infatti, i liquidi vanno comprati un po’ più spesso, senza la possibilità di procurarsi flaconi più grandi da conservare per comodità.

La normativa è stata introdotta per ‘mettere ordine’ nel settore. Ci riuscirà?

Solo il tempo potrà dirlo. Rimane invece in piedi l’incognita fiscale. Il governo non pare intenzionato a metter mano alla tassa sui liquidi con nicotina, dando di fatto il via libera as Aams di avviare procedure di controllo ed infrazione. Nonostante una sentenza della Corte Costituzionale che ha evidenziato l’illegittimità di tutte le tasse sino ad ora introdotte. E si attende l’ultima sentenza, quella relativa alla tassa attuale.

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