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Scontri a Schio. Marigo: “basta distorsioni, sostegno alla Polizia”

In merito alle dichiarazioni diffuse dal consigliere comunale di minoranza — e neo consigliere regionale — Carlo Cunegato attraverso i social e riportate dalla stampa locale dopo gli scontri avvenuti nei giorni scorsi in centro in occasione della manifestazione organizzata da gruppi di forza Nuova provenienti da fuori Schio e della contromanifestazione organizzata da Arcadia ed Anpi, interviene il sindaco di Schio, Cristina Marigo.

«Parlare di “piazza di pace” quando tra i contromanifestanti di Arcadia ed Anpi erano presenti persone attrezzate con tute impermeabili e un evidente assetto da scontro è una contraddizione in termini. È sotto gli occhi di tutti che una parte dei presenti non era lì per manifestare pacificamente, ma per arrivare alla tensione con le forze dell’ordine.

Rigetto, inoltre, l’accusa di “violenza ingiustificabile” rivolta alla Polizia. Se gli agenti non fossero intervenuti – cosa che sono stati costretti a fare in quanto i contromanifestanti avevano infranto le regole di rimanere in piazza Rossi in maniera statica, senza spostarsi – oggi probabilmente commenteremmo un bilancio ben più grave. Le decisioni operative sono state prese da funzionari esperti, non da sprovveduti: insinuarlo, come fa Cunegato, è un grave atto di irresponsabilità.

Lo stesso Cunegato mi accusa di non aver preso posizione: è falso. Mi sono dissociata da entrambe le manifestazioni pubblicamente, sia attraverso un comunicato stampa ufficiale sia durante la seduta in Consiglio comunale della scorsa settimana. Le mie preoccupazioni sono state purtroppo confermate dai fatti. Definire la mia posizione come “vuoto politico” è il solito modo di distorcere il dibattito e, soprattutto, di sottovalutare l’intelligenza dei cittadini, che hanno ben chiaro ciò che è accaduto in questi giorni.

Curiosamente, resta inoltre inevasa la domanda che ho posto nel mio comunicato stampa. Alcuni consiglieri comunali, tra cui lo stesso Cunegato, hanno partecipato alla contromanifestazione? Nessuna risposta. E trovo ancora più grave questa mancanza ora che il consigliere Cunegato ha assunto un ruolo anche regionale e dovrebbe rendere conto con trasparenza del proprio comportamento pubblico.

Sul tema degli educatori di strada, che il consigliere Cunegato invoca da anni come panacea di ogni problema giovanile, bisogna essere onesti: quel modello, che poteva funzionare 10 o 15 anni fa, oggi non è più sufficiente né adeguato per affrontare situazioni come quella verificatasi in centro. Il contesto sociale è cambiato profondamente: i fenomeni di aggregazione, le forme di disagio e le dinamiche di conflitto sono diversi, più rapidi, più fluidi e spesso alimentati da reti esterne al territorio.

A confermarlo non sono opinioni personali, ma gli stessi professionisti che operano oggi nei servizi educativi.

Infine, non posso ignorare le esternazioni del consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Alex Cioni: la pensi pure come vuole, ma non saranno le sue speculazioni sull’appartenenza di questa amministrazione a farci desistere dal continuare a condannare la violenza, né da una parte né dall’altra, e chi delegittima l’operato delle forze dell’ordine.

Io e la mia amministrazione continueremo a esercitare il nostro ruolo senza propaganda e senza ricorrere a narrazioni distorte per convenienza politica”.

 

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