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“Canili al collasso, gli animali muoiono di fame e sete”

I canili, specialmente quelli del sud Italia, sono al collasso ora complice anche il caldo di questi giorni siamo in una situazione di emergenza di cui nessuno parla. Nei canili italiani sono presenti quasi 200.000 cani di cui la metà stipati nei canili lager del sud Italia e della Sicilia. In Italia i canili abusivi di cui si ha contezza sono oltre 300 ai quali si aggiungono gli oltre 400 dove sono stipati in spazi angusti centinaia di cani che non hanno possibilità di sgambare in quanto in quei canili non possono entrare le associazioni ed i volontari. Ci sono 50.000 cani, quindi un quarto sul totale sotto nutriti perché i comuni non pagano le rette mensili ai canili per la gestione dei randagi. A questi fattori che oramai sono cronici nel sistema dei canili italiani dobbiamo aggiungere le migliaia di cani che in questi giorni stanno male e quelli che stanno morendo proprio a causa del caldo e della denutrizione“. Lo scrive in una nota Aidaa, l’associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente.

“L’associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente ha messo a punto un dossier- denuncia che nei prossimi giorni invierà al ministero della salute ed alla magistratura per chiedere interventi di controllo a tappeto e per scovare e punire coloro i quali sono responsabili di questa situazione”.

“Noi non ci voltiamo dall’altra parte, noi non siamo e non vogliamo essere complici della morte e del maltrattamento di migliaia di cani nei canili italiani- scrivono gli animalisti dell’Aidaa- e per questo denunciamo pubblicamente che ogni giorno nei canili italiani muoiono decine di cani per il caldo, gli stenti e la fame senza che nessuno faccia niente, denunciamo che nei canili lager i cani sono trattati malissimo, picchiati e nutriti in maniera inadeguata da personale incompetente, denunciamo pubblicamente i canili sovraffollati ed i cani non curati adeguatamente, denunciamo infine che in Italia esistono canili da cui parte un traffico di cani verso il nord Europa. E- conclude la nota Aidaa- denunciamo che tutto questo avviene tra il silenzio colpevole di molti i cui nomi faremo alle autorità quasi sempre solo per questioni di profitto. I cani in Italia sono fonte di guadagni per troppi umani senza cuore”.

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