Per la loro dolcezza sono gli animaletti-peluche preferiti dei bambini, i protagonisti dei loro albi illustrati: i conigli sono tra gli animali più pacifici e bonari creati da Madre Natura. Così quando a Fort Collins, cittadina del Colorado, gli abitanti hanno visto che molti esemplari hanno cambiato decisamente aspetto, come fossero usciti direttamente da un film horror, hanno iniziato a chiamarli “conigli di Frankenstein”, “conigli demoniaci” e “conigli zombie”.
LA METAMORFOSI DEI CONIGLI ZOMBIE: LE FOTO HORROR DIVENTATE VIRALI
Non deve essere infatti una sorpresa piacevole imbattersi in un coniglio dalla cui testa escono dei “tentacoli neri”: se fossero stati avvisati nel Vecchio continente magari qualcuno li avrebbe paragonati anche al mostro mitologico di Medusa.
Sui social, nei gruppi locali di Fort Collins e dintorni- a 105 chilometri a nord di Denver– sono iniziate ad apparire le foto di questi conigli-zombie con escrescenze insolite che sbucano, anche in forma massiva, dal viso o dal capo dei conigli selvatici della zona. E le immagini- decisamente inquietati- sono diventate virali in poco tempo, facendo il giro del mondo. Di pari passo si sono fatte avanti le ipotesi sull’origine di queste mutazioni: presenza di radiazioni o elementi chimici che interferiscono sul dna animale o persino di qualche forma aliena o ultraterrena. La ‘storia’ dei teneri coniglietti diventati mostri ricorda poi- decisamente e pericolosamente- il celebre film cult degli anni ’80, i ‘Gremlins’, di cui si aspetta l’uscita del terzo sequel per il 2027. Insomma, gli ingredienti per incuriosire o destare paure nei coniglietti zombie ci sono tutti.
Niente di veramente preoccupante però per gli esseri umani: veterinari, animalisti e autorità del Colorado sono intervenuti infatti per rassicurare, ma anche mettere in guardia. Le escrescenze dei- malcapitati- piccoli mammiferi sono causate da un virus, quello del papilloma di Shope, una condizione che porta a tumori benigni. Nei migliori casi infatti può generare sulla pelle delle ‘verruche’, nei peggiori invece delle vistose escrescenze. Il virus del papilloma di Shope viene tipicamente trasmesso attraverso insetti vettori, come zanzare o mosche. Secondo i funzionari del Colorado non rappresenta una minaccia per l’uomo o altri animali, ma solo per i conigli. Ad ogni modo, le autorità hanno invitano le persone a mantenere le distanze e a contattare il controllo animali se individuano un coniglio infetto. Infatti, avvicinarsi, toccare e manipolare un animale selvatico malato può causargli stress e peggiorare la sua condizione.
Kara Van Hoose, portavoce del Colorado Parks and Wildlife, intervistata dall’Associated Press su questo fenomeno, ha infatti spiegato che in realtà non è raro vedere conigli “infetti”, soprattutto in estate, quando pulci e zecche che diffondono il virus sono più attive. “Il virus può trasmettersi da coniglio a coniglio, ma non ad altre specie, inclusi esseri umani e animali domestici”, ha rassicurato Van Hoose. “Le escrescenze assomigliano a verruche- ha proseguito- ma possono sembrare corna se crescono più a lungo”. E anche se il loro aspetto desta decisamente preoccupazione, “le escrescenze non sono dannose per i conigli- ha aggiunto la portavoce del Colorado Parks- a meno che non crescano sugli occhi o sulla bocca e interferiscano con l’alimentazione”. Non solo: dal papilloma di Shope i piccoli mammiferi possono guarire. Infatti “il loro sistema immunitario è in grado di combattere il virus e, una volta che lo fa, le escrescenze scompariranno”. E così anche gli zombie-rabbit torneranno ad essere dei dolci coniglietti.