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Lattebusche cresce e conquista il mercato: focus sui gelati e sulle eccellenze di montagna

Con sei stabilimenti produttivi e una gamma che spazia dai formaggi freschi a quelli stagionati, dal burro allo yogurt, fino ai gelati e sorbetti, Lattebusche si conferma una realtà in continua evoluzione, capace di coniugare innovazione e tradizione, territorio e visione internazionale.

 La storica cooperativa veneta, guidata da 50 anni da Antonio Bortoli, di Bressanvido, ha chiuso l’anno con un fatturato di 155 milioni di euro, in aumento del 9% rispetto al 2023, e punta ora a espandersi ulteriormente sia in Italia che all’estero.

Il segreto del successo? Una filiera controllata e di altissima qualità, che parte dal latte rigorosamente raccolto nelle aziende agricole dei Soci allevatori, tutte immerse negli splendidi paesaggi montani del Bellunese.

Il boom del gelato made in montagna

Uno dei comparti più dinamici per Lattebusche è quello del gelato, che nel 2024 ha generato 5 milioni di euro di ricavi. Grazie al recente ammodernamento dello stabilimento di Chioggia, con nuovi macchinari ad alta tecnologia, la cooperativa produce ben 102 referenze di gelato e 350.000 litri di sorbetto all’anno.

“Il nostro gelato è speciale grazie al latte fresco di Alta Quota”, spiega il direttore generale Antonio Bortoli, da 50 anni alla guida dell’azienda. L’obiettivo per il 2025 è ambizioso: raggiungere 6 milioni di euro di ricavi nel solo settore gelati, sostenuti anche dall’espansione sui mercati esteri.

Export e tradizione: il doppio binario della crescita

L’export rappresenta un asse strategico, in particolare attraverso la commercializzazione del Grana Padano DOP all’interno del Consorzio GranTerre, che veicola il 20% della produzione Lattebusche verso Germania, Stati Uniti e Francia.

Ma l’azienda non rinuncia alla propria anima legata al territorio. Oltre ai grandi classici come Piave DOP, Montasio DOP e Asiago DOP, Lattebusche punta a far conoscere vere e proprie perle casearie, come il Matazin, prodotto nel piccolo caseificio di Padola nel Comelico, e distribuito esclusivamente nei Bar Bianco, i nove punti vendita aziendali sparsi tra Belluno, Padova e Vicenza.

Con sei stabilimenti produttivi e una gamma che spazia dai formaggi freschi a quelli stagionati, dal burro allo yogurt, fino ai gelati e sorbetti, Lattebusche si conferma una realtà in continua evoluzione, capace di coniugare innovazione e tradizione, territorio e visione internazionale.

P.F.

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