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“Nella botte piccola c’è il vino buono”, perché si dice così?

Dovete chiamare sempre qualcuno per farsi prendere le tazze in alto nella credenza? Nelle foto di gruppo venite sempre messi davanti? Dovete sempre far fare l’orlo ai pantaloni? Allora questo è l’articolo per voi!

Da sempre le persone sotto il fatidico metro e sessanta si sentono dire “non preoccuparti, nella botte piccola c’è il vino buono” e puntualmente la risposta è un sorriso imbarazzato. Ma perché si dice che nella botte piccola c’è il vino buono?

L’origine di questa massima va ricercata nella saggezza popolare, in particolare nelle pratiche ancora in uso tra i viticoltori per la conservazione del vino. E ,mettetevela via, il Veneto è proprio terra di vigneti ed amanti della bevanda preferita dal dio Bacco.

Il detto deriva dal fatto che i viticoltori e contadini conservano la parte migliore del vino prodotto in piccole botti di legno. Conservare il vino in botti più piccole significa tirare fuori dalla bevanda più amata al mondo, odori e profumi inaspettati. Questo perché, a parità di quantità, il vino in una botte piccola è esposto a un minor contatto con l’aria. Questo lo preserva e lo fa maturare meglio. Inoltre il legno ha la capacità di donare al vino profumi eleganti e sofisticati, per cui maggiore è la superficie di contatto tra legno e vino, maggiori saranno gli aromi vanigliati e affumicati ceduti dal legno al vino stesso.

Una scoperta che risale grosso modo intorno all’800, nonostante le botti di legno venissero utilizzate fin dall’antichità per il trasporto del vino. La barrique è la botte in legno più famosa e celebre che esista. Il sistema di conservazione di vini nelle botti piccole è di origine francese. Il legno selezionato è solitamente di rovere, proveniente dalla Francia o dalla Croazia. I vini che fanno un passaggio in barrique solitamente hanno sentori più tostati. Al palato risultano più vanigliati, gradevoli e amabili. Sono i vini perfetti da abbinare ad un tagliere di formaggi o ad un buon risotto al gorgonzola, noci e radicchio.

Nella botte piccola c’è il vino buono è proprio vero, volete un’altra prova?

La prova del nove ce la fornisce Hollywood: segni particolari: bellissime, super famose e… basse. Sì, Hollywood è popolata da una folta schiera di attrici e cantanti che non supera il metro e sessanta di altezza. Rispondono all’appello bellezze mignon sicuramente Kylie Minogue (152 cm), Salma Hayek (157 cm), Ariana Grande (155 cm), Natalie Portman (160 cm) e Reese Whiterspoon (156cm) Scarlett Johansson (160cm). Impossibile poi non nominare quella fuori classe di Madonna che, nonostante i suoi tacchi mozzafiato e le acconciature spumeggianti, rimane sempre alta un metro e sessanta centimetri, o la collega Lady Gaga che non a caso svetta sempre su trampoli.

Dettaglio, quello della statura, che non ha mai impedito loro di interpretare ruoli cinematografici importanti (magari accanto all’aitante attore di turno), o di conquistarsi copertine ultra patinate e collaborazioni con stilisti famosi, abituati a modelle svettanti.

Chiudiamo con una precisazione per i più esperti: il vino conservato in botti di piccole dimensioni è sicuramente buono, ma non necessariamente migliore di quello conservato in botti grandi. È una questione di tecniche di conservazione: il vino delle botti piccole o barrique risente notevolmente degli aromi del legno mentre quello delle botti grandi si affida quasi esclusivamente agli aromi naturali del vino.

Nella botte piccola c’è il vino buono, quello è sicuro, che sia il migliore, invece, dipende dai gusti. Del resto: de gustibus non disputandum est!

Paola Dal Ferro

foto dal web

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