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Pedalare in Veneto tra i vigneti. Presentati percorsi Gravel

“Il cicloturismo è un asset strategico della regione del Veneto come dimostra la recente approvazione della Carta dei Servizi al cicloturista. Abbiamo lavorato molto anche al Piano della Mobilità ciclistica e possiamo dire di essere a buon punto. Possiamo contare su 2.000 chilometri di piste ciclabili sul territorio. Di recente è stata approvata anche la Ciclovia del Garda che insiste su 19 Comuni, otto dei quali in provincia di Verona”. Così  l’assessore regionale al turismo del Veneto, Federico Caner, ha introdotto “Gravel in The Land of Venice. Pedalare tra i vigneti”, dieci percorsi del Gravel disponibili anche attraverso l’app Veneto outdoor. Si tratta della top ten scelta dalla Regione tra i 5.500 chilomteri (80 percorsi circolari) di percorsi gravel segnate e testate da Massimo Panighel.
Per raccontare la nuova proposta alla presentazione alla stampa hanno partecipato, oltre alla vicepresidente e assessore a infrastrutture e trasporti del Veneto, Elisa De Berti, la presidentessa della rete “Cycling in the Venice Garden” Giulia Casagrande e l’esperto di ciclismo Massimo Panighel. “Abbiamo la massima attenzione rispetto a questi nuovi prodotti turistici sul territorio legati al cicloturismo- ha precisato De Berti-. E, nello specifico, abbiamo sviluppato anche il tema del Gravel, una nuova disciplina legata alla bicicletta sullo sterrato che sta dando grandi soddisfazioni”.
Nell’occasione è stato sottolineato come il sistema pubblico, Regione e Comuni nello specifico, stanno investendo molto sul territorio ed è necessario che anche i privati facciano la loro parte. La rete di imprese “Cycling in the Venice Garden” è aperta e pronta per partecipare ai bandi di finanziamento della Regione che saranno aperte nelle prossime settimane.
“I privati hanno molte opportunità oggi- precisa ancora l’assessore-, ad esempio possono approfittare dei finanziamenti del Por Fesr per creare nuovi prodotti turistici sul territorio.
Ma soprattutto è necessario ragionare in ottica di creazione di rete e costruire servizi, potendo anche disporre di una grande contribuzione pubblica. Questo genere di prodotti e servizi può essere la vera punta di diamante del Veneto dei prossimi anni”.

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