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Tonezza. Giro delle Contrade Alte

Per il Giro delle contrade alte del vecchio paese di Tonezza si parte dal parcheggio di contrà Via, a sinistra del bivio tra la provinciale per Folgaria e la comunale per le contrà Fontana e Grotti.

Inizio del giro

Si scende verso il centro del paese imboccando la prima strada a sinistra che sale alla scuola alberghiera (ex Colonia Umberto I, tabellone informativo collocato all’entrata). Oltre la scuola si entra nel bosco di faggio e poco più avanti si gira a sinistra, nel largo sentiero che incrocia subito dopo la carrareccia che viene dalla strada provinciale. Qui alcuni sassi chiudono la Caverna della Rossetta, nota perché il 1° maggio 1945 qui furono uccisi e infoibati 18 soldati germanici.

Il viottolo del bosco e lo spartiacque con la Valpegara

Girando a destra e seguendo la strada sterrata sino alla curva, si possono intravedere delle antenne radio-televisive. Sulla curva a sinistra parte un piccolo viottolo non segnato che taglia in linea retta nel bosco di faggio e si innesta dopo qualche decina di metri nel sentiero che sale nella zona chiamata degli “Ospoli”. A sinistra invece inizia la salita con la strada che da larga diventa poi stretta. Continuando però la camminata sul ciglio della stradina, si nota come si è in uno spartiacque che divide Tonezza dalla Valpegara, tra faggi prima e larici poi.

L’area degli Ospoli e i casoni di Carincia

Dopo una ventina di minuti dalla partenza si entra nell’area pascoliva degli “Ospoli”. Si gira a sinistra, intravedendo i casoni dei “Carincia”. L’area è occupata da ciliegi e larici.

Contrà Giotti

Dopo una decina di minuti, seguendo la carrareccia, si arriva nei pressi di contrà Grotti. Nel Giro delle Contrade Alte, soprattutto in questa zona passando dietro la contrada, si possono vedere alcune edificazioni costruite con l’uso prevalente del biancone. Oltre a edifici il paesaggio è straordinario perché si ha una visione intera su Tonezza.

Il capitello quattrocentesco

Scendendo verso contrà Fontana si passa davanti all’antico capitello costruito nel 1427, il più vecchio manufatto ancora presente in paese, più volte spostato e ristrutturato.

Il sentiero per il Museo Etnografico del Casarto e contrà Sella

Scendiamo per la strada asfaltata. Una volta fatta la curva, si devia per il sentiero che passa davanti al casèlo di contrà Grotti, ora Museo del Casaro. Sul tornante sottostante il museo si nota, a destra, la deviazione per Sella. Giunti tra le case, si nota subito che Sella è situata sullo spartiacque tra la Valle dell’Astico e quella del Rio Freddo (da qui il suo nome).

Oltre al capitello, l’imbocco per le Fontanelle e l’Excalibur

Oltre il capitello della Madonna del Carmine, si attraversa in discesa la contrada e all’inizio della strada per contrà Valle, oltre il tabellone pubblicitario, si imbocca a destra il sentiero delle Fontanelle passando sul retro di un edificio rurale (el casarin, unico rimasto con la copertura in rosso ammonitico) per immettersi poco più in basso sul sentiero Excalibur seguendolo a sinistra fino a contrà Vallà. Questi due sentieri insieme a il Giro delle Contrade Alte sono i più famosi di Tonezza anche se rispetto agli altri questo risultata di difficoltà media.

Passando per le Cave del Lasse verso il ritorno

Oltrepassando contrà Vallà e ritornando verso l’interno del bosco, si vede un cartello che spiega tutta la zona delineata dalle Cave del Lasse. All’uscita del bosco si vede una splendida vista verso la piana di Lain. Proseguendo per la strada asfaltata e poi girando a sinistra si capita in contrà Pettinà senza poi uscire dalla strada asfaltata, per arrivare al punto di partenza, basta scendere verso il centro del paese imboccando il sentiero che parte davanti la contrada. Si ripassa per una parte del sentiero delle Fontanelle e si prosegue arrivando alla scuola alberghiera (ex Colonia Umberto I) dove il nostro cammino è iniziato.

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