“Lunedì ho trasmesso agli uffici della Camera la mia proposta di legge per l’abolizione del canone Rai”. Ad annunciarlo è Maria Laura Paxia, deputata catanese del Movimento 5 stelle e componente della commissione di vigilanza Rai, decisa a privare l’emittente di Stato di un miliardo 780 milioni di euro l’anno. Queste le somme introitate nel 2018, grazie ai 90 euro che ogni contribuente deve versare per il canone Tv, detto Rai impropriamente, attraverso il pagamento delle bollette delle utenze elettriche.
“Ritengo che il canone sia una tassa ingiusta e per questo vada abolita. La mia proposta di legge – spiega la deputata – modifica anche i limiti di affollamento pubblicitari, equiparandoli a quelli delle televisioni private. In questo modo la Rai potrebbe essere competitiva nel mercato, mantenendo sempre però la sua funzione pubblica“.
L’iniziativa della parlamentare pentastellata non ha lo scopo di condurre alla privatizzazione della Rai che continuerà a garantire “un servizio pubblico” e “ad essere controllata dalla commissione parlamentare per la vigilanza Rai che, in questo momento più che mai, dovrà vigilare sull’operato della televisione pubblica. Con il taglio del canone – conclude – la Rai dovrà puntare sulla qualità del servizio e non potrà finanziare i maxi stipendi con i soldi pubblici“. (fonte L’Eco del Sud)