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Bocciato l’avvio dell’educazione civica a scuola. Donazzan: ‘Ci tenevo’

“Tutti auspicavano l’inserimento dell’educazione civica nell’orario scolastico e nell’offerta formativa delle scuole, vista l’emergenza educativa e civica che viviamo. Certo la tempestività del giudizio del Cspi fa sorgere il dubbio che vi sia un nuovo corso politico e che gli organi istituzionali ne siano influenzati”.

Così l’assessore all’istruzione e alla formazione della Regione Veneto, Elena Donazzan, commenta il parere negativo espresso dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione rispetto alla sperimentazione nell’anno scolastico appena partito dello studio obbligatorio dell’Educazione civica. La materia farà quindi ingresso nei programmi scolastici il prossimo anno’.

Perché no?

L’educazione civica a scuola non verrà  insegnata da questo ma dal prossimo anno scolastico (2020-2021). La pietra tombale sul decreto per l’avvio in forma sperimentale dell’insegnamento dell’educazione civica l’ha messa oggi il Consiglio Superiore della Pubblica istruzione (CSPI), che senza mezzi termini ha espresso all’unanimità  parere negativo alla sperimentazione quest’anno, sostenendo che la programmazione della didattica e’ gia’ in corso e introdurre ad anno scolastico iniziato una nuova materia, per ben 33 ore, metterebbe in difficoltà  le scuole.

La legge sull’introduzione dell’educazione civica era stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 21 agosto scorso ed e’ entrata in vigore il 5 settembre. Il nuovo insegnamento doveva essere attivato a decorrere dal 1 settembre del primo anno scolastico successivo all’entrata in vigore del provvedimento, ovvero non prima del 2020/2021. Ma l’ex ministro dell’Istruzione Marco Bussetti aveva disposto con un decreto una partenza in fase sperimentale gia’ da quest’anno. Partenza che pero’ il CSPI
ha oggi bocciato. “E’ evidente – si legge nell’articolato parere del Consiglio della Pubblica Istruzione – che si tratta di un provvedimento che risponde ad una esigenza molto sentita nella opinione pubblica, anche se la legge, nell’intento di seguire queste attese, presenta non poche difficolta’ tecniche di applicazione.

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