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I Fridays for future stanno con Ultima Generazione: “Non c’è più tempo, ascoltate i giovani”

Qualsiasi movimento o persona si impegni per la causa climatica, per noi è una buona notizia. La prima cosa da fare è attivarsi perché la crisi climatica sia considerata tale. Quindi ben vengano le azioni di Ultima generazione”. Michela Spina, tra i portavoce di Fridays For Future Italia, commenta così all’agenzia di stampa Dire l’ultima protesta del movimento di disobbedienza civile Ultima generazione, che due giorni fa ha imbrattato la facciata di Palazzo Madama a Roma, sede del Senato, con una vernice lavabile.

Seppur diversi, i vari movimenti per il contrasto al cambiamento climatico sono “in continuo contatto tra di loro”, spiega Spina. Per i giovani di FFF, “l’obiettivo è il dialogo con le istituzioni e il coinvolgimento dal basso”, ma “non condanniamo le azioni di Ultima Generazione: ogni azione fatta per il clima è legittima. Quello che non è legittimo è come il governo sta affrontando la questione sicurezza energetica, poiché non c’è nulla di sicuro nell’utilizzo di centrali a carbone e in nuove trivellazioni. Di fatto, lo Stato con il suo andamento negazionista si rende responsabile e colpevole degli eventi estremi che si sono verificati in Italia. Senza considerare i costi che le città e le persone colpite hanno dovuto sostenere”.

In aggiunta, secondo Spina, “è ironico il fatto che la burocrazia italiana, una macchina lentissisma, in pochissime ore abbia attivato tutti i meccanismi per far arrivare in tribunale questi attivisti, mentre quando si devono giudicare le multinazionali del fossile il governo è la prima istituzione negazionista che abbiamo in Italia”.

“ANCHE MATTARELLA HA CHIESTO DI ASCOLTARE I GIOVANI”

I giovani, quindi, consapevoli delle conseguenze dei loro gesti, per Michela Spina hanno dimostrato più maturità della classe politica, sorda davanti alle richieste di quella che si considera, appunto, l’ultima generazione. “A dirlo è anche Mattarella– sottolinea Spina- che nel suo messaggio di fine anno ha chiesto di ascoltare i giovani e le loro ragioni. Ma poi veniamo sempre bollati come ragazzini che si rendono protagonisti di azioni eclatanti. Si continua a guardare il dito e non la luna. Ma il tema che poniamo all’attenzione è serio, e le misure applicate dagli ultimi due governi sono solo specchi per le allodole”.

Secondo l’attivista di Fridays For Future, il rischio che con azioni estreme si possano allontanare i cittadini da un coinvolgimento attivo, c’è. “Ma la colpa è da attribuire anche alla comunicazione- spiega Spina- puntare al coinvolgimento di tutti sarebbe la cosa più giusta, ma non abbiamo tempo. Per farlo, dovremmo avere davanti a noi anni, che però non abbiamo. Per questo chiediamo che siano le istituzioni a doversi fare carico della transizione ecologica. C’è bisogno di misure urgenti, come la chiusura immediata delle centrali a carbone: così come hanno riaperto, devono chiudere”.

Il 10 gennaio, gli attivisti di FFF saranno insieme ai giovani di Ultima Generazione davanti al Tribunale di Milano, per un presidio in solidarietà dell’attivista Simone Ficicchia. Intanto, Fridays For Future è al lavoro per organizzare il prossimo sciopero globale per il clima, in programma a marzo.

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