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‘Pienone’ in montagna nell’estate 2025, ora i gestori sognano una stagione lunga 12 mesi l’anno

Un’estate positiva nonostante le difficoltà meteo: in occasione della Giornata mondiale del turismo, l’Anef, l’associazione nazionale esercenti funiviari, traccia un bilancio della stagione estiva appunto caratterizzata da un avvio condizionato dal maltempo “ma capace di esprimere risultati incoraggianti e, soprattutto, nuove prospettive di crescita”. L’estate (che verrà ricordata anche come quella del pienone in alcune località con lunghe file di turisti in attesa di salire su un impianto per arrivare in vetta), riepiloga Valeria Ghezzi, presidente dell’Anef, è iniziata “con un clima di incertezza, ma la fiducia non è mai venuta meno e le società funiviarie hanno lavorato con determinazione per garantire servizi puntuali e un’accoglienza di qualità. I dati confermano che la montagna estiva ha enormi margini di crescita: il nostro obiettivo è allungare sempre di più la stagione, offrendo esperienze diversificate e accessibili anche nei mesi di ‘mezzo’“.

I DATI MESE PER MESE

A livello di territori, Trentino, Veneto e Lombardia hanno visto un giugno con segnali positivi, luglio in flessione per il meteo, agosto con una buona presenza ma con la contrazione del turismo giornaliero; settembre in calo, più contenuto in Veneto. In Valle d’Aosta giugno è stato positivo, luglio difficile, agosto stabile rispetto al 2024 e settembre in crescita del +7%. In Alto Adige, andamento positivo in giugno e agosto, in calo a luglio e lieve flessione a settembre; si è registrata una clientela più internazionale, con una leggera diminuzione di italiani e tedeschi.

“MONTAGNA DIVENTI META PER 12 MESI L’ANNO”

L’Anef rileva che grazie agli investimenti degli ultimi anni, molte aree alpine hanno potuto prolungare le attività, pianificando le aperture oltre i termini consueti, in alcuni casi addirittura fino all’inizio di novembre, puntando su sentieri panoramici, bike park, esperienze gastronomiche e iniziative culturali. L’obiettivo condiviso è trasformare la montagna in una destinazione “12 mesi all’anno”, capace di attrarre non solo sciatori ma anche famiglie, anziani, persone con disabilità e nuovi target di visitatori. “Oggi non parliamo più solo di stagioni– aggiunge Ghezzi- ma di un calendario lungo in cui la montagna sa proporre eventi, esperienze e servizi per pubblici diversi. Questo significa rafforzare l’economia locale, ridurre la dipendenza da singoli mesi e garantire una migliore qualità della vita per chi vive e lavora in quota”. L’Anef sottolinea inoltre in una nota come i nuovi progetti siano sempre più orientati “alla sostenibilità ambientale e sociale, con impianti moderni, mobilità dolce, iniziative culturali e attività che valorizzano le comunità locali. L’obiettivo è una montagna che non sia solo luogo di sport, ma anche di benessere, cultura e relazioni”.

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