“La scuola pubblica, quella che pagano gli italiani con le loro tasse, non serve a formare contestatori da palcoscenico o manifestanti da social, ma cittadini consapevoli e professionisti competenti. Per questo, trovo totalmente inopportuno che chi fa scena muta alla Maturità, scambiando la sede dell’esame per un palco in cui inscenare proteste, venga promosso senza batter ciglio”. Lo scrive l’europarlamentare Roberto Vannacci (Lega), in un post su facebook dove viene pubblicata anche un’immagine in cui si legge ‘La scuola è una cosa seria, non un circo per inutili proteste’.
“Il rispetto per le istituzioni- aggiunge- si impara anche così: affrontando un esame a testa alta, non imboccando la scorciatoia del silenzio ideologico. Se uno non sa rispondere, non ha studiato o non dimostra di averlo fatto e, quindi, per tale silenzio deve essere valutato. Se lo fa per ‘protesta’, si accomodi fuori. La democrazia non si difende con i mutismi da palcoscenico, ma con il pensiero critico, lo studio, il merito.
Proprio perchè educare viene da ‘educere’, che vuol dire ‘far venir fuori’, bisogna assolutamente far venir fuori i talenti e distinguerli da quelli che non vogliono far venir fuori nulla”.
“Chi protesta alla maturità- sottolinea Vannacci- sta giocando con il proprio futuro, e sta sprecando quello che tanti ragazzi nel mondo sognerebbero: un’istruzione gratuita (perché la pagano i cittadini che sgobbano dalla mattina alla sera e non si permettono di fare scena muta per protesta), pubblica e garantita”.