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Semplice come un bicchiere d’acqua, ma nei nostri bar puo` costare fino a 60 centesimi

Con la calura estiva, capita di desiderare un bicchiere d’acqua e, soprattutto quando a chiederlo e` il nostro bambino, e` difficile dirgli no e fargli capire che e` assurdo pagare al bar un bicchiere piu` di quanto al supermarket costerebbe una bottiglia.
60 centesimi il bicchiere a Thiene, Sarcedo e Breganze, il prezzo scende a 50 a Zane`, Santorso e Malo, sia che si tratti di minerale, sia che sia naturale, se poi si chiede la bottiglietta da mezzo litro, il costo va da 1 euro a 1 euro e venti.

Il barista si giustifica, esibendo la marca particolare, o la bottiglia in vetro, ma ci resta il dubbio che questi siano piu` che altro pretesti per far passare per una bibita la cosa piu` semplice del mondo.
Proviamo a chiedere in un bar un bicchiere di acqua di rubinetto…ci sentiremo rispondere le scuse piu` strane.
Se qualcuno di noi lo ha fatto all’estero, in Francia o negli Stati Uniti, per esempio, sa che in qualunque locale puo` averne gratis un bicchiere.
Anzi, negli Usa ogni ristorante o bar serve, anche non richiesto, un bicchiere fresco di acqua di rubinetto con il coperto, e provvede a mantenerlo sempre pieno.
Nei nostri bar, invece, puo` capitare anche di sentirsi rispondere che l’acqua non e` potabile.
Cosa palesemente assurda, visto che, secondo la normativa europea ’ogni esercizio commerciale in cui si somministrano alimenti deve disporre di acqua potabile’, altrimenti non potrebbe lavorare.
Ciò è anche attestato dalla Autorizzazione igienico sanitaria (il riferimento normativo è la legge numero 283 del 1962 e il regolamento comunitario numero 852/2004) senza la quale non si può aprire un bar o un ristorante.
Quanto all’obiezione, pure comune, che sarebbe vietato ad un bar somministrare acqua di rubinetto, l’Associazione consumatori fa sapere che ’non esiste alcun obbligo di legge a vendere acqua minerale in bottiglia.

La confusione era nata nel 2005 a seguito del decreto del ministro Marzano che aveva introdotto le monodosi, ma fu chiarita subito con una circolare dello stesso ministro in cui si diceva che nulla cambiava riguardo alla somministrazione di acqua sfusa’.
Infine attenzione alla norma che stabilisce che, se si versa al cliente acqua di bottiglia, questi ha il diritto a ricevere le bottiglie nella confezione originale, sigillata e a vederla aprire al tavolo.
Per fortuna, fra gli esercenti dei bar, c’e` anche chi, come Valeria Fochesato, del bar Afrodite di Malo, vende la bottiglietta di acqua allo stesso prezzo – 50 centesimi – del bicchiere, perche` ’in questo modo i clienti non sono incentivati dalla poca differenza di prezzo a scegliere una bibita, magari alcolica, anziche` semplice e salutare acqua’.

Umberto D’Anna

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