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Tre ‘fiocchi’ su 5 sono stranieri. I nord africani, quelli più legati alla discendenza

Ha uno o entrambi i genitori stranieri la maggioranza dei nati al Boldrini e da gennaio scorso, nella nuova struttura ospedaliera di Santorso. La statistica è stata stilata, tenendo conto dei parti eseguiti negli ultimi due anni.

Su un totale di 1066 nati di quest’anno, infatti, 266 hanno la madre straniera, 241 il padre straniero e 219 entrambi i genitori non italiani, per un totale di 726.
Per il 2011, i dati sono di 1301 nati da genitori stranieri su un totale di 1940, distribuiti fra 483 con madre non italiana, 427 con padre straniero e 391 con entrambi i genitori stranieri.
Particolarmente importante e massiccio quindi è il rapporto tra gli stranieri e la natalità nel nostro territorio.
Il peso dei nati con almeno un genitore straniero sui nati complessivi nell’ambito del territorio è passato addirittura dal 67,06 per cento del 2011 al 68,10 per cento dell’anno in corso. Questo significa che i genitori stranieri in questi due anni hanno dato il loro contributo a piu` di meta` delle nascite del territorio dell’Alto Vicentino.
E` un dato rilevante, se si considera che secondo l’Istat, in media su 5 bambini che nascono oggi in Italia solo uno ha entrambi o uno dei genitori straniero.
Nell’Alto vicentino se in media nascono 5 bambini al giorno, tre di loro hanno almeno un genitore straniero.
E non e` solo questione dei tassi di fecondità significativamente più alti negli stranieri che negli italiani: complessivamente in provincia di Vicenza ci sono 1,34 figli di media per ogni donna, rispetto alla media italiana di 1,42, come rivela uno studio recentemente elaborato dal Domenico Grillo del Cestim, centro studi immigrazione Onlus di Verona.
A fare la differenza ancora una volta gli stranieri, con una media di 1,77 figli per donna: 1,16 quella italiana.
Inoltre l’età media delle venete ed italiane al parto è compresa tra i 31 e i 32 anni, mentre l’età media al parto delle donne venete straniere è compresa tra i 27 e i 28 anni.
Contestualmente il numero medio di figli delle donne italiane del Veneto e dell’Italia è considerevolmente più basso rispetto a quello delle donne straniere ( 1,18/1,28 contro il 2,40/3,38).
A cio` si aggiunga l’importanza che soprattutto alcune culture straniere attribuiscono alla discendenza, tanto da non arrendersi facilmente neanche di fronte ai problemi di infertilita`, come conferma un dato abbastanza sorprendente, ricavabile dai registri del Centro di Procreazione Assistita dell’Ulss 4.
Sono davvero tanti i cittadini stranieri che si avvalgono della procreazione assistita: si tratta soprattutto di nord africani e bengalesi di religione islamica, per i quali è fondamentale costruirsi una famiglia ed avere una discendenza fin dalla giovane eta`.
Il mondo dell’immigrazione in questo settore offre in conclusione una risorsa per impedire l’invecchiamento della popolazione dei nostri territori, oltre a mantenere vivi i valori della paternità` e della maternita`, che la nostra cultura a volte dimentica di mettere al primo posto.

U.D.A.

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