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Calo del desiderio sessuale: quali possono essere le cause

Il calo del desiderio colpisce molti uomini e molte donne. Resta però un argomento di cui è difficile parlare – la libido ha un ruolo importante nel concetto di virilità – e affrontare.

Eppure, dietro a un basso desiderio sessuale, potrebbe non esserci solo una causa legata a un problema di uno o entrambi i partner, ma potrebbe nascondersi una motivazione collegata a una patologia dell’apparato riproduttivo, che deve essere scovata, trattata e curata.

 

Parliamo di calo del desiderio maschile con la dottoressa Ella Kinzikeeva, urologa e androloga presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Arese.

 

Calo del desiderio nell’uomo: le cause

La libido in molti uomini può cambiare nel corso della propria vita: è normale, e può succedere a tutti che l’interesse sessuale cresca o diminuisca.

Una bassa libido potrebbe essere causata da:

Quando andare dall’andrologo?

Quando si ha un basso livello di testosterone, i testicoli non riescono più a produrre una quantità sufficiente di questi ormoni. Il testosterone non è responsabile solo del desiderio sessuale, ma anche di diverse funzioni corporee come disturbi dell’eiaculazione, disfunzione erettile, problemi di fertilità, depressione, e influenza la composizione corporea e la salute delle ossa. È quindi importante rivolgersi allo specialista in presenza di questi sintomi.

 

Calo del desiderio: cosa fare?

La prima cosa da fare quando si è di fronte a un calo di desiderio è rivolgersi allo specialista, che ne dovrà individuare la causa. Per questo, il paziente verrà sottoposto a diversi accertamenti, tra i quali l’esame obiettivo per identificare la presenza di eventuali anomalie anatomiche – che possono essere collegate al calo del desiderio – e patologie concomitanti – verificando se la terapia in atto che potrebbe in qualche modo influenzare il problema.

Dopodiché, verranno prescritti esami di laboratorio come profilo ormonale testosterone, prolattina, FSH, LH e ormoni tiroidei, profilo glucidico, e se necessario, di tipo strumentale. come ecografia scrotale, apparato genito-urinario e/o tiroidea, o RMN sella turcica.

In caso il problema sia di origine psicogena, bisognerà sottoporre il paziente ad approccio psicologico e/o psichiatrico, sia individuale, sia di coppia, guidato da uno psicosessuologo.

Se invece dopo la prima valutazione si nota una causa organica o biologica con bassi valori del testosterone, dopo aver corretto eventuali terapie e lo stato metabolico del paziente – attraverso la riduzione di un’eventuale obesità, o il controllo il diabete, impostando attività fisica), in assenza di controindicazioni, verrà impostata una terapia farmacologica ormonale con modalità e formule adeguate.

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