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Notizie del Veneto. Aggressione transfobica in stazione: la denuncia di Sinistra Italiana e Ugs

Un’aggressione transfobica si è consumata nel pomeriggio di domenica 8 giugno, intorno alle 17:00, nei pressi della stazione ferroviaria di Padova. A denunciarlo sono Sinistra Italiana e l’Unione Giovani di Sinistra – UGS, che in un comunicato stampa esprimono “sconcerto e rabbia” per quanto accaduto a un militante della loro organizzazione, identificato con il nome di fantasia Mario per tutelarne l’identità.

Il giovane stava attendendo un amico, con cui era al telefono, quando è stato improvvisamente aggredito da un uomo di mezza età. L’aggressore, secondo quanto riportato, avrebbe reagito violentemente non appena sentito Mario riferirsi a sé al maschile, prima afferrandolo per il collo, poi insultandolo con frasi transfobiche. Solo l’arrivo dell’amico ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente, mettendo in fuga l’uomo.

L’episodio è stato definito dalle due organizzazioni “l’ennesima dimostrazione della violenza quotidiana che le persone trans subiscono in Italia*”, un atto grave che si inserisce in un clima sociale e politico ritenuto sempre più ostile verso le persone LGBTQIA+. “Siamo stanchi e arrabbiati — si legge nel comunicato — per l’accaduto che dimostra ancora una volta che l’omolesbobitransfobia esiste e che l’intolleranza verso le comunità discriminate si trasforma sempre più spesso in violenza gratuita contro persone in carne ed ossa”.

Nel mirino delle forze politiche firmatarie anche l’attuale governo, accusato di non fare nulla per contrastare e prevenire fenomeni di discriminazione e odio verso le persone trans*. Secondo Sinistra Italiana e UGS, le politiche di sicurezza promosse dalla destra — come le cosiddette zone rosse o le misure di strade sicure — vengono utilizzate come strumenti di propaganda elettorale, senza incidere realmente sulla tutela delle persone più vulnerabili. “La vera sicurezza sta nel riappropriarsi degli spazi, nel viverli. Gli spazi diventano sicuri quando c’è una comunità che li attraversa, non quando vengono militarizzati”, prosegue la nota.

Il comunicato sottolinea inoltre le numerose difficoltà affrontate quotidianamente dalle persone trans*, dal complicato accesso alla terapia ormonale e alla rettifica anagrafica, fino alla mancata tutela nei confronti delle discriminazioni sistemiche e della violenza sociale.

Per questo Sinistra Italiana e UGS lanciano un appello a tutte le realtà associative, politiche, sindacali e del terzo settore che si riconoscono nei valori dell’uguaglianza e dell’inclusione, invitando a costruire un coordinamento plurale che funga da rete di supporto e da strumento di contro-narrazione rispetto a quella che definiscono una “campagna d’odio promossa dalla destra”.

Il comunicato è stato firmato da Marilena Grassadonia, responsabile “Diritti e Libertà” di Sinistra Italiana a livello nazionale, insieme alle sezioni venete e padovane del partito e della sua giovanile.

Un episodio che riporta con forza l’urgenza di aprire un dibattito pubblico serio sulle condizioni di vita delle persone trans* in Italia e sulla necessità, ormai ineludibile, di leggi più efficaci contro i crimini d’odio e le discriminazioni fondate sull’identità di genere.

Foto Corriere del Veneto

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