Ma davvero serve un verbale per una novantenne in lacrime, sola, diretta al cimitero? Dov’è finito il buon senso? In un paese che si vanta di essere civile, episodi del genere fanno rumore. E fanno vergognare.
Una multa da 52 euro (che diventano 117 se non saldati entro cinque giorni) per una pensionata di 90 anni, colpevole di aver viaggiato senza un abbonamento valido sul bus diretto al cimitero di Legnaro, dove stava andando a trovare il marito defunto. È successo a Ponte San Nicolò, in provincia di Padova, e la protagonista è la signora Luigia Salmaso, vedova, senza figli, convinta che la sua tessera over 70 fosse ancora sufficiente per viaggiare.
Un errore in buona fede, frutto di un’incomprensione tra la tessera di riconoscimento e la reale scadenza dell’abbonamento. Ma gli agenti verificatori non hanno voluto sentire ragioni: verbale e multa immediata. L’episodio ha sollevato indignazione e anche il sindaco Gabriele De Boni è intervenuto: “La procedura è stata corretta, ma si poteva usare più attenzione. Bastava suggerirle di acquistare un biglietto a bordo. Se ci sono difficoltà economiche, il Comune è pronto a coprire il costo dell’abbonamento”.