di Mattia Cecchini
Nella notte tra domenica e lunedì scorsi, 7 e 8 settembre, due turisti di religione ebraica, un uomo e una donna, stando a quanto raccontato dai quotidiani locali, sono stati presi di mira da una decina di nordafricani (di cui almeno uno irregolare in Italia) al grido di ‘free Palestine‘. I turisti sarebbero stati inseguiti e circondati, bersagliati da “ingiurie e ‘simulando atti sessuali’”, evidenzia il deputato della Lega Jacopo Morrone. E il gruppo avrebbe anche aizzato contro un cane, un rottweiler. L’episodio è avvenuto vicino a un chiosco in Strada Nuova, all’altezza di Santa Fosca: il gruppo di stranieri ha notato l’abbigliamento della tradizione ebraica ortodossa e ha cominciato a infastidirli, insultando e molestandoli.
ZAIA: “RESPONSABILI GIÀ ESPULSI”
“Ho appreso, con profondo disappunto e indignazione, la notizia dell’aggressione subita da una coppia di turisti ebrei a Venezia da parte di un gruppo di stranieri che con rapidità sono stati assicurati alla giustizia ed espulsi dal nostro territorio. In una città come Venezia, che da secoli è simbolo di incontro tra culture, religioni e popoli, questo episodio appare come un oltraggio alla dignità umana, un atto discriminatorio che tradisce la storia stessa della città, la sua vocazione al dialogo, alla pace e ai ponti tra comunità”. E’ il commento del presidente del Veneto Luca Zaia alla notizia dell’aggressione antisemita subita a Venezia da due turisti ebrei, da parte di una decina di nordafricani.
“Non è accettabile che chi visita Venezia, chi qui cerca bellezza e cultura, diventi vittima di odio religioso, di intolleranza, di violenza gratuita. Venezia è città del dialogo, della pace, della convivenza civile: dobbiamo respingere con fermezza ogni comportamento che nega questi valori. Qui non c’è spazio per la violenza e la discriminazione razziale o religiosa: Venezia e il Veneto sono luoghi aperti, accoglienti, ponte tra mondi e non un confine che separa: a dirlo sono la nostra bandiera, unica al mondo a portare la parola ‘pace’, e una storia millenaria di dialogo e di apertura culturale”, conclude Zaia.
“Fa davvero male al cuore sapere dell’aggressione a Venezia ai danni di due turisti stranieri, al grido di ‘Palestina libera‘. Ma ancora più grave è il motivo che ha spinto a questo gravissimo atto, la dichiarata fede ebraica dei due turisti, e il fatto che gli aggressori fossero essi stessi di origine straniera”, manda a dire Marco Dolfin, consigliere regionale veneziano di Lega-Liga veneta. “Massima solidarietà ai turisti ebrei aggrediti a Venezia. Il Veneto è storicamente una terra accogliente: questo episodio, di una gravità assoluta, va condannato senza se e senza ma. La cifra della nostra regione è l’inclusione, non c’è spazio per alcuna forma di violenza, né fisica né morale. Mi auguro che alla coppia giunga tutta la vicinanza dei veneti e non”, dichiara il consigliere regionale di Veneto Vale e portavoce dell’opposizione, Arturo Lorenzoni.
Per Morrone, quanto accaduto a Venezia dice anche come sia “ormai evidente che Hamas fa scuola tra gli immigrati islamici in Italia, aizzati da social, media e gruppi integralisti saldamente insediati nel nostro Paese. Ma il dato più preoccupante è che questi stranieri, totalmente incuranti delle leggi e delle regole, si sentono nei fatti legittimati dagli ambienti della sinistra italiana a compiere atti di razzismo e antisemitismo. La continua manipolazione della realtà, l’odio antisemita, la brutale propaganda contro lo stato democratico di Israele e i suoi abitanti, la piatta diffusione di notizie dettate da Hamas e da media fiancheggiatori stanno caratterizzando negativamente l’azione e la comunicazione della sinistra politica e sociale italiana che si deve assumere la pesante responsabilità di aver provocato una recrudescenza di razzismo anti-semita degno dei totalitarismi del ‘900”.
Dolfin si dice “pienamente solidale con la coppia aggredita, il cui unico scopo era di visitare uno dei luoghi più belli al mondo” e assicura: Venezia, “oltre che bella, è da sempre un luogo tollerante e aperto a tutti; non è un caso, peraltro, che proprio qui ci sia il più antico ghetto al mondo, a testimonianza di un legame secolare con la grande cultura ebraica. Ma questo non significa che qualcuno possa spadroneggiare e creare problemi ai suoi abitanti e ai visitatori”.
MARTELLA (PD): AGGRESSIONE ANTISEMITA È INACCETTABILE
“L’aggressione antisemita a Venezia è inaccettabile, e la violenza va condannata sempre. I terribili crimini di Netanyahu e del suo governo di cui siamo testimoni a Gaza -e che ogni giorno denunciamo con fermezza e che vanno fermati- non possono e non devono mai diventare la giustificazione per un odio indiscriminato verso un intero popolo o un intero paese. La popolazione di un paese non è colpevole delle scelte scellerate del proprio governo. E meno che mai lo sono i cittadini che non devono temere per la propria incolumità mentre fanno cose del tutto normali”. Così Andrea Martella, senatore e segretario regionale del Partito democratico del Veneto, commenta l’aggressione avvenuta a Venezia ai danni di una coppia di turisti ebrei, insultati, minacciati e aggrediti fisicamente da un gruppo di dieci uomini. “È un episodio grave, che chiama tutti a un’assunzione di responsabilità. La violenza va condannata ovunque, in ogni sua forma, e l’antisemitismo non può trovare spazio in nessuna democrazia degna di questo nome. Noi vigileremo sempre sull’antisemitismo. Esprimo solidarietà alle vittime e confido che si faccia presto piena luce sull’accaduto, individuando e punendo i responsabili. Venezia è città di accoglienza e di pace, e deve continuare a esserlo, sempre”, conclude Martella.