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Vandali contro la solidarietà: distrutti sei pulmini dell’Avapo: a rischio il trasporto dei malati oncologici

Un grave atto vandalico ha colpito l’altra notte, l’Avapo Mestre, l’associazione di volontariato che da anni offre assistenza gratuita ai malati oncologici, accompagnandoli alle sedute terapeutiche e fornendo supporto domiciliare. Sei dei dieci pulmini utilizzati quotidianamente per il trasporto dei pazienti sono stati deliberatamente danneggiati, resi completamente inutilizzabili da ignoti.

Un gesto incomprensibile e crudele, che va ben oltre il danno materiale – comunque pesantissimo per una realtà fondata sul volontariato – e si traduce in un grave pregiudizio per i pazienti, molti dei quali rischiano di non poter raggiungere gli ospedali per ricevere le terapie salvavita nelle prossime settimane.

La notizia ha subito suscitato una forte ondata di indignazione e solidarietà. Tra le prime reazioni, quella del Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, che ha espresso pubblicamente la sua vicinanza all’associazione e la sua condanna per l’accaduto: “È un gesto incomprensibile e ingiustificabile. Esprimo la mia più ferma condanna per questo episodio vile che colpisce un’associazione che opera con finalità benefiche e gratuite, migliorando concretamente la qualità della vita di chi combatte una malattia difficile come il cancro”.

Zaia ha voluto inoltre rivolgere un messaggio diretto ai volontari dell’Avapo Mestre, alla presidente Stefania Bullo e ai tanti pazienti che ogni giorno beneficiano dei servizi dell’associazione: “Voglio esprimere la mia piena vicinanza a tutti voi: ai volontari, alla presidente, e ai pazienti che usufruiscono di un servizio che rappresenta non solo un supporto pratico, ma anche umano”.

Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine, che stanno indagando per identificare i responsabili del raid vandalico. Al momento non si esclude nessuna pista, ma il gesto appare come un atto deliberato e mirato, privo di qualsiasi movente comprensibile.

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