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Patto per la Terza età: l’assegno unico sostituirà l’indennità di accompagnamento

Sulla falsariga dell’assegno unico per i figli a carico, il Governo ha approvato un Disegno di Legge Delega che prevede l’introduzione di un Assegno universale che andrà ad assorbire l’indennità di accompagnamento e tutte le altre prestazioni erogate a favore di persone anziane non autosufficienti.

Il DDL, approvato nel Consiglio dei Ministri del 19 gennaio, delega al Governo – anche in ottica di attuazione del PNRR – l’attuazione di nuove disposizioni per la tutela della dignità e la promozione delle condizioni di vita, di cura e di assistenza delle persone anziane,.

Il nuovo “Patto per la Terza età” prevede, insieme all’introduzione dell’assegno unico, anche diversi interventi per il sostegno delle persone anziane non autosufficienti e il supporto ai familiari che partecipano all’assistenza, tra cui il potenziamento dell’assistenza domiciliare con progetti individualizzati, incentivi per nuove forme di coabitazione solidale, servizi e ausili per le situazioni di maggiore fragilità e interventi a favore dei caregiver familiari.

Le prestazioni, che potranno essere erogate sotto forma di assegno o di servizi alla persona, saranno graduate secondo gli specifici bisogni assistenziali dei beneficiari.

Ad ogni modo, chi percepirà il nuovo assegno universale può dormire sonni tranquilli: l’importo dell’erogazione, infatti, non potrà essere inferiore a quello delle prestazioni di cui la persona interessata beneficia attualmente.

Nonostante il disegno di legge sia stato approvato con urgenza, si prevedono tuttavia tempi abbastanza lunghi per l’attuazione di queste riforme.

Il Governo, infatti, si è dato tempo fino al 1° marzo 2024 per adottare i decreti legislativi previsti.

Fabrizio Carta

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