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Riforma del Catasto: aumenti delle tasse all’orizzonte

In piena pandemia, con i costi delle materie prime alle stelle ed il rischio inflazione sempre più tangibile, il nostro Governo pensa ad aumentare le tasse.

Con la riforma del catasto, su cui il Governo Draghi sta lavorando, sono a rischio aumento innanzitutto l’IMU, con incrementi sino al 100%, oltre che le varie imposta di registro, ipotecaria, catastale, e l’imposta di successione e donazione.

La riforma del catasto, più volte ventilata dai vari Governi che negli ultimi anni si sono succeduti, e ripresa oggi da Mario Draghi, avrebbe lo scopo di ridurre le distanze tra valore catastale e valore commerciale degli immobili già censiti.

L’intervento produrrebbe effetti a cascata sulle imposte, in quanto aumenterebbero tutte quelle che dipendono dal valore catastale della casa, quale sono quelle sui trasferimenti, quindi imposta di registro ed ipocatastali, imposte di successione e donazione, oltre che la temuta Imposta municipale sugli immobili, che già due volte all’anno ci chiama alle casse dei comuni per le seconde case e per gli immobili commerciali.

Altri “effetti collaterali” potrebbero essere un aumento dei valori dell’Isee per le famiglie, che a sua volta potrebbe causare la perdita di diverse agevolazioni sociali (tasse universitarie, sconti sulle rette dell’asilo nido, reddito di cittadinanza, ecc..)

L’ultimo ad aumentare le rendite catastali fu Mario Monti, l’altro “tecnico”, che nel 2012 aumentò del 60% il valore catastale degli immobili.

Speriamo siano solo coincidenze.

F.C.

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