- AltoVicentinOnline - https://www.altovicentinonline.it -

Aggregazione dei medici, rischio di stop alle Ulss 4 e 6. I sindacati: ‘Esperienze da ampliare’

Non c’è ancora nulla di certo, ma qualche segnale negativo è arrivato. E di tale entità da spingere i tre principali sindacati (Cgil, Cisl e Uil di Vicenza) a firmare un comunicato nel quale si ribadisce che il processo di riorganizzazione dei Servizi Socio Sanitari territoriali deve proseguire. E che le aggregazioni dei Medici costituiscono uno strumento essenziale. A far scattare il pre-allarme

sono state alcune notizie circolate in merito a presunte criticità sulle forme di gestione di alcune aggregazioni di Medici di Medicina Generale del territorio vicentino e alla possibilità che si verifichi un blocco delle attività delle medicine di gruppo integrate, in particolare, nelle Ulss 4 e 6.

“Senza entrare nel merito delle contestazioni formulate dalla Direzione Provinciale del Lavoro – scrivono i tre sindacati – è necessario ribadire che il processo di aggregazione non deve essere fermato perché è fondamentale per assicurare, ai cittadini, più servizi nel territorio. Una maggiore apertura degli ambulatori, l’integrazione con altri servizi sanitari, specialistici, sociali e domiciliari fa risparmiare tempo e risorse alla collettività”.

“Le contestazioni – è scritto ancora nel comunicato – appaiono come una conseguenza di ritardi da parte della Regione Veneto e del Ministero della Salute, nel definire regole chiare, trasparenti e uniformi per tutto il territorio regionale e nazionale. A livello nazionale chiediamo di rinnovare in tempi rapidi la convenzione con i medici di medicina generale secondo i dettami del decreto Balduzzi (costituzione obbligatoria delle aggregazioni dei medici di medicina generale e integrazione con i servizi sanitari e socio-sanitari territoriali). Con procedura d’urgenza, sollecitiamo invece la Regione Veneto a definire il modello di contratto da sottoscrivere tra Ulss e i singoli medici di medicina generale. Siamo convinti che sia necessario ampliare e non cancellare le esperienze positive e consolidate negli ultimi anni, come quelle realizzate a Vicenza, Sovizzo, Arcugnano, Zugliano, Arsiero e in altri Comuni”.

G.O.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su: