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Influenza, l’esperto:” Non promette nulla di buono, vaccinatevi”

“È sempre molto difficile prevedere che cosa accade con l’influenza, però ricordiamo che l’anno scorso abbiamo avuto 16 milioni di casi. Quello che sta succedendo in Australia, che è l’emisfero che ci precede nella stagione influenzale, certamente non promette nulla di buono. Ma abbiamo un vaccino estremamente efficace, quindi più che basarci su quanto potrà essere grave l’influenza è molto più semplice vaccinarci, perché in questo modo possiamo stare tranquilli di avere o delle forme molto più blande o addirittura di non avere l’influenza”. Ha risposto così il professor Massimo Andreoni, direttore scientifico della SIMIT e membro del Consiglio Superiore di Sanità, interpellato dalla Dire oggi a Roma a margine di un evento in merito al virus influenzale che circola in Australia e che preoccupa già l’Italia: nell’altro emisfero ci sarebbe un aumento del 70% delle infezioni e del 50% delle ospedalizzazioni. Un segnale non positivo per il nostro Paese, questo, dove si potrebbe verificare una situazione simile.

“Speriamo che per la vaccinazione antinfluenzale si possa raggiungere quel 90% di soggetti vaccinati- ha proseguito Andreoni- che rimane ovviamente una chimera, ma deve essere sempre ripetuto, perché è il sistema migliore per contrastare questa malattia che ogni anno uccide nel mondo tra le 300.000 e le 600.000 persone”. Anziani, fragili, donne in stato di gravidanza: restano sempre loro i primi soggetti a doversi vaccinare? “Sicuramente sì- ha risposto il professor Andreoni alla Dire- i soggetti innanzitutto con più di 65 anni di età, tutti i fragili, le donne in gravidanza, i fumatori; tutti quei soggetti, insomma, che sono ad alto rischio di avere forme di influenza estremamente grave. In questo senso la vaccinazione stagionale per tutte queste categorie è fortissimamente raccomandata”.

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