Un ministro “confuso”, una scelta che è un “pessimo segnale” e, l’affondo finale: “Non sempre il pensiero scientifico dominante è quello giusto’”: sono le parole con cui Matteo Salvini e Francesco Lollobrigida, rispettivamente ministro dei Trasporti, leader della Lega e ministro dell’Agricoltura in quota Fratelli d’Italia, bocciano il loro ‘collega’ Orazio Schillaci. Pomo della discordia d’agosto per il governo è la questione vaccini, ovvero la scelta di annullare le nomine del Nitag, l’organo consultivo per le vaccinazioni del ministero alla Salute. Il 6 agosto scorso il ministro della Salute aveva infatti nominato 22 membri, tra cui due medici etichettati ‘no vax’ per le loro posizioni critiche sulla vaccinazione, Eugenio Serravalle e Paolo Bellavite. Nomi che avevano sollevato un’ondata di contrarietà dal mondo medico e scientifico e spinto così al dietro front il ministro, con la revoca di tutte le nomine appena 10 giorni dopo.
Ma anche quest’ultima decisione ha sollevato un polverone, questa volta in maggioranza e all’interno del governo stesso.
“Il ministro ha deciso di testa sua: prima ha nominato la commissione e poi se l’è auto-azzerata. Evidentemente al ministero c’è qualcosa che non funziona. Perché o si è distratto prima o si è distratto dopo. Delle due l’una, visto che le ha firmate lui e le ha rimossi lui”. Così il ministro dei Trasporti e leader della Lega, Matteo Salvini, a margine della visita al cantiere della linea C di piazza Venezia a Roma, parlando dell’azzeramento della commissione Vaccini voluto dal ministro della Salute, Orazio Schillaci.
“Ho letto le interviste di questi due medici che non conosco- ha aggiunto Salvini- che non si definiscono e che soprattutto per l’obbligo vaccinale nei confronti dei minori avevano dei dubbi che hanno milioni di italiani e migliaia di medici. Azzerare chi non la pensa come il mainstream non mi sembra scientificamente corretto”.
“A me spiace quando chi porta un pensiero scientificamente diverso da quello che è il mainstream venga abitato come pericoloso sovversivo- ha concluso il ministro- Qua si tratta di un pediatra e di uno che ha insegnato all’università a Padova. Quindi non mi sembrano due passanti che al bar discettavano del Covid. È una ferita che va richiusa e secondo me aver azzerato la commissione è stato un pessimo segnale anche dal punto di vista scientifico e culturale”.
LOLLOBRIGIDA: “IL PENSIERO SCIENTIFICO DOMINANTE NON SEMPRE GIUSTO”
Anche Lollobrigida è stato sollecitato a dire la sua sulla materia in una intervista sul quotidiano “Il Foglio”. “Gli organismi plurali servono a contenere idee differenti”, dice prima quasi timidamente. Poi incalzato dalle domande del giornalista va dritto al cuore della questione: “La storia insegna che non sempre il pensiero scientifico dominante è quello giusto- si sbottona- Lo è statisticamente, ma lasciare spazio a tesi diverse, e non soffocarle, è la strada maestra”. E poi alla domanda se Schillaci possa restare sereno nel suo Dicastero, ironizza (ma neanche troppo): “Beh, ora gode di ampio consenso anche tra le opposizioni, a quanto ho letto”. E poi, riferendosi alle posizioni favorevoli di Licia Ronzulli e Stefano Benigni, aggiunge: “E anche Forza Italia è entrata nel fan club”.
NITAG, ECCO CHI DEVE FARNE PARTE: I CONSIGLI DI FIMMG-FIMP-FNOVI-FNOPI-FOFI-SIMG
Plaudono invece alla scelta di annullare le nomine all’organismo le federazioni di medici e operatori sanitari che avevano espresso tutte le proprie perplessità al ministro e che ora ringraziamo per la sua scelta. Sono sei federazioni- FIMMG, FIMP, FNOVI, FNOPI, FOFI, SIMG- che includono medici di famiglia, pediatri, infermieri, farmacisti…- che in una congiunta inviano al ministro della Salute qualche suggerimento per le prossime nomine e anche sul nome ‘corretto’ che dovrebbe avere il gruppo tecnico sui vaccini.
“In questi giorni si è scatenata una querelle estiva sul tema de National Immunization Technical Advisory Group, oggi conosciuto come Nitag. Innanzitutto, potremmo italianizzare la sigla, che diventerebbe così ‘Gruppo consultivo tecnico nazionale per l’immunizzazione’. Quindi parliamo di un comitato consultivo composto da esperti multidisciplinari responsabili di fornire informazioni ai governi nazionali. Informazioni utilizzate, da Governo e Regioni, per prendere decisioni sulle evidenze relative ai vaccini e alle politiche di immunizzazione. I soggetti firmatari di questo comunicato hanno scelto di rimanere in silenzio rispetto al tema mediatico delle ultime settimane, preferendo un dialogo istituzionale con il Ministero e il Ministro. Con la stessa responsabilità e rispetto istituzionale, riteniamo oggi di esprimere alcuni suggerimenti rispetto alla mancanza in commissione dei soggetti direttamente coinvolti ed esperti sulle politiche di immunizzazione. Parliamo di chi le vaccinazioni le somministra, di chi raccoglie dopo un corretto counseling il consenso informato o un dissenso, le cui motivazioni sarebbe essenziale raccogliere, per orientare campagne informative e per migliorare gli obiettivi di immunizzazione e di consapevolezza della popolazione rispetto a un eventuale rifiuto. Ci riferiamo ovviamente a medici di famiglia, pediatri di famiglia, infermieri e farmacisti“. Così in un comunicato congiunto si esprimono sei federazioni di medici e operatori sanitari, FIMMG-FIMP-FNOVI-FNOPI-FOFI-SIMG
“Crediamo che queste considerazioni consiglino, prima di definire la composizione di un organismo tecnico, di esplicitare come si intende comporlo, ossia con quali strumenti e con la partecipazione di quali esperti, in possesso di quali competenze. Il tutto in coerenza con gli obiettivi tecnici connessi alla funzione consultiva su tutta la filiera vaccinale: dalla scelta di un vaccino fino all’approvvigionamento e quindi alla somministrazione. Sarebbe così anche più agevole comprendere le scelte operate, circa i componenti di questo organismo. Medici, pediatri, infermieri e farmacisti ritengono di aver dialogato in maniera costruttiva con il Ministro Schillaci, che ringraziamo per la scelta di revocare il gruppo consultivo, nella speranza che il nostro contributo a tale decisione, sicuramente difficile, sia seguito dalla ricerca di un metodo, da parte del Ministro Schillaci medico, scienziato e professore universitario, per la nuova costituzione del Gruppo. Crediamo però di dover ringraziare anche la premier Meloni per la sua richiesta di multidisciplinarietà, che non vediamo come una critica all’operato del Ministro – quale è stata descritta da una parte della stampa – ma piuttosto come indirizzo in armonia con quanto da noi sostenuto e come avallo alla decisione del Ministro di revocare il Nitag. Infine, alcune considerazioni di fondo, sempre nell’ottica di supportare il Ministero verso scelte coerenti con gli sviluppi di sistema: in una prospettiva ‘One Health’, sarebbe utile coinvolgere nel nuovo Nitag anche i medici veterinari; per migliorare le politiche vaccinali sarebbe utile pensare anche a un empowerment dei cittadini, attraverso una loro rappresentanza nel Gruppo”.