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A Breganze la spremitura pubblica dell’uva Vespaiola del Consorzio per il Torcolato

Clic clac, clic clac. Il romantico suono dell’antico Torchio a cricco dell’azienda Ca’ Biasi anche quest’anno, per la diciassettesima volta, ha ipnotizzato la gremita piazza di Breganze.

Ormai come vuole la tradizione a metà gennaio, tutti i produttori del Consorzio doc Breganze organizzano, per promuovere il loro vino vessillo, in piazza del paese la spremitura dell’uva Vespaiola appassita dell’ultima vendemmia che darà origine al Torcolato. L’uva appesa nei tradizionali “rosoli” ha formato una meravigliosa scenografia del palco, è stata poi riposta nel torchio pronta a rilasciare il suo delizioso mosto. La magnifica Fraglia del Torcolato, presieduta dal gran Priore Flavio Simonato verso le  15 di una assolatissima domenica ha dato via alla cerimonia ufficiale.

La festa è  iniziata già di buon mattino, quando i dodici vignaioli di Breganze hanno aperto le porte delle loro cantine per ospitare in numerose iniziative il pubblico alla conoscenza del Torcolato.

Interessante dal punto di vista tecnico la degustazione svolta presso la cantina Maculan dove si è potuto assaggiare Il Torcolato di tre decenni a dimostrazione che questo vino non teme il tempo, anzi… Tra le altre attività curiosa esibizione nell’azienda Ca’ Biasi del designer Massimo Lunardon, che si è sbizzarrito nel creare dei bicchieri ideali per la degustazione del Torcolato. Infine, tra le altre attività delle altre cantine, si è svolta la gioiosa festa  nella cantina Beato Bartolomeo dove si è potuto degustare il vino abbinato ad una serie di prodotti fatti utilizzando il Torcolato: dalla sopressa, al Il torchio all’aumentare della pressione diventa più “duro”, ed intanto sul palco viene chiamato Luca Rigoni, il giornalista originario di Asiago della testata Tgcom che è stato nominato “ambasciatore” del Torcolato nel mondo. Un testimonial che avrà con se una cassa con le bottiglie di Torcolato di tutti i produttori.

Il torchio cigola dalla pressione davvero forte necessaria per estrarre da quest’uva Vespaiola appassita per oltre tre mesi. E’ un’uva autoctona cioè si trova solo in queste colline, ed il processo di appassimento, tradizionale e fatto ancor oggi con una ventilazione naturale, la rende avarissima di mosto, ma ricchissima di aromi e zuccheri: da un chilo di uva si ottengono poco più di un paio di bicchieri di vino.

Durante la manifestazione si è svolta anche la premiazione dell’etichetta che vestirà la bottiglia di Torcolato  2011 quando sarà imbottigliato. Si tratta dell’etichetta vincitrice, dal titolo “Intorcolato” che  è stata disegnata da Mara Capitanio di Sarcedo.

Tutta la manifestazione si è potuta ammiarare anche dall’alto della torre campanaia dove il circolo “la ciacola” ha organizzato delle visite  e la possibilità di “tenere in alto” i calici per un brindisi di Torcolato.

Anche in quest’edizione, sono stati nominati dei nuovi membri della magnifica Fraglia che quest’anno sono legati a Thiene: Anna Maria Fiengo, assessore alla Cultura di Thiene ed Emanuele Cattellan, presidente Ascom. (nella foto con Nazzareno Leonardi, presidente della Pedemontana Vi)

Clic…. clac…. con  i due colpi che finalmente hanno fatto lacrimare dal crogiolo del torchio un sottile filo d’oro di mosto che è stato salutato dalla folla con un ben’augurante e fragoroso applauso. La manifestazione ha riscosso un buon successo di pubblico. Un migliaio i presenti, che hanno goduto di una giornata ‘speciale’, incorniciata da un tiepido sole invernale.

di Alberto Brazzale

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