- AltoVicentinOnline - https://www.altovicentinonline.it -

“Leccate l’anima a una donna”: bufera sul libro della sindaca della “Gentilezza” pubblicato da una casa editrice cattolica

 A Villa del Conte, piccolo comune del Padovano, la gentilezza è diventata polemica. Antonella Argenti, sindaca nota per aver istituito l’“assessorato alla Gentilezza”, oggi fa parlare di sé per tutt’altro tono: il titolo decisamente provocatorio del suo libro, «Ad una donna leccate l’anima», ha scatenato una vera e propria bufera, non tanto per i contenuti — ancora non divulgati — quanto per la scelta editoriale e l’ambiente da cui proviene la pubblicazione.

Il libro sarà presentato ufficialmente lunedì 21 luglio nella sede della Provincia, ma è già diventato un caso. A sollevare le prime critiche è stato l’avvocato Domenico Zanon, ex sindaco di Camposampiero, che con un messaggio inoltrato a decine di contatti — tra cui numerosi giornalisti — ha sollevato dubbi sul coinvolgimento della casa editrice. E che casa editrice: Mediagraf, controllata niente meno che dalla Provincia padovana dei frati minori conventuali, dalla Diocesi di Padova e dalla Conferenza Episcopale Italiana. «Mi chiedo – ha scritto Zanon – se gli azionisti della casa editrice siano stati informati del titolo di questo libro. Se sì, perché allora non allegarlo direttamente al prossimo numero del Messaggero di Sant’Antonio
Un’affermazione velenosa, che punta il dito anche su un altro dettaglio imbarazzante: il direttore operativo della Mediagraf è Fabio Argenti, fratello della sindaca.

Il sospetto è chiaro: favoritismi familiari, uso “spregiudicato” dell’editoria religiosa per un’operazione di marketing personale e — come aggiunge Zanon — «un modo poco sottile per iniziare a strizzare l’occhio a una futura candidatura regionale nelle liste di Fratelli d’Italia».

Dal canto suo, la sindaca non ha voluto rilasciare dichiarazioni dirette: «Sto andando a Jesolo per la ventesima edizione di Griglie Roventi, vi faccio chiamare dalla mia agente», ha detto ai cronisti del Corriere del Veneto. A rispondere è stata l’agente letteraria Elena Zaniolo, che ha spiegato come «il titolo sia volutamente provocatorio, ma il contenuto è molto serio». E aggiunge: «Le polemiche? Ce le aspettavamo, e forse ci aiuteranno anche nelle vendite». Una strategia, quindi, che non nasconde un calcolo mediatico. Ma è proprio questo a infastidire molti: che la provocazione arrivi da chi si era fatta conoscere come paladina dei “valori”, promotrice di assessorati alla gentilezza e alla solitudine, e oggi titola un libro con una frase che — tolta dal contesto — suona come uno slogan da romanzo erotico.

L’ambiguità tra contenuto “profondo” e packaging sensazionalista crea un cortocircuito che travolge non solo l’autrice, ma anche il mondo cattolico che (almeno formalmente) sostiene la casa editrice. Un libro scritto da una sindaca, pubblicato da una realtà religiosa, con un titolo che fa scandalo prima ancora di uscire: la miscela era esplosiva, e ora è esplosa.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su: