Il sindaco Cristina Marigo e il vicesindaco Barbara Corzato hanno consegnato ieri in Municipio alcune pergamene di riconoscimento ai rappresentanti delle associazioni di categoria, all’ITIS “De Pretto”, all’ITS Meccatronico Veneto, ai docenti agli sponsor e agli studenti che hanno reso possibile il successo dei team Rabbits e Proioxis, vincitori dei Campionati Nazionali F1 in Schools rispettivamente nel 2024 e 2025.
Ad accogliere i protagonisti di F1 in Schools, gli assessori Alessandro Maculan e Milva Scortegagna ed i consiglieri Luigi Giordan e Sergio Secondin. Un momento di gratitudine per la Città di Schio, che ha voluto rendere omaggio con tre pergamene ufficiali a tutti coloro che hanno contribuito al trionfo dei team scolastici “Rabbits” e “Proioxis” nel progetto educativo internazionale F1 in Schools.
I riconoscimenti sono stati indirizzati:
- al team Rabbits, vincitore nel 2024 dei Campionati Nazionali
- al team Proioxis, vincitore nel 2025 dello stesso prestigioso titolo.
- alle associazioni di categoria, agli istituti ITIS “De Pretto” e ITS Meccatronico Veneto, ai docenti e sponsor, per il fondamentale supporto al progetto;
«In un momento storico in cui spesso si parla delle difficoltà dei giovani – commenta il vicesindaco, Barbara Corzato – voi siete la prova concreta di come un’intera comunità possa fare rete per costruire opportunità, stimolare il talento e favorire lo sviluppo delle competenze tecniche e relazionali delle nuove generazioni».
Parole che testimoniano il valore educativo e sociale del progetto F1 in Schools, capace di unire formazione tecnica, lavoro di squadra e visione del futuro.
«Passione e motivazione rendono ogni percorso formativo speciale — prosegue Corzato, rivolgendosi al team Rabbits — e ci auguriamo che questo successo sia solo il primo di una lunga serie. Ai ragazzi e alle ragazze del team Proioxis va invece il merito di aver saputo rappresentare l’intera città di Schio, che si riconosce nei valori dell’innovazione, della formazione tecnica di qualità e della capacità dei giovani di pensare in grande».