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Thomas Ceccon da Emporio Armani: alla Milano Fashion Week 2026 lo sport diventa eleganza

Milano Fashion Week non è una semplice parata di look: è un vortice che unisce mondi lontani, li mescola e li trasforma in linguaggio universale. Giovedì 25 settembre, nella sfilata Emporio Armani, il front row ha avuto un protagonista capace di rubare la scena senza sfilare: Thomas Ceccon. L’azzurro del nuoto, due bronzi olimpici e un futuro ancora tutto da scrivere, è stato l’incarnazione di quell’incontro perfetto tra disciplina e fascino che Giorgio Armani ha sempre cercato. Non si tratta di una presenza casuale: Ceccon è volto della campagna Emporio Armani ed Emporio Armani Underwear per la FW25. Ma ridurlo a un semplice testimonial sarebbe un errore.

L’atleta scledense porta in passerella molto più di un’immagine: porta la storia del sacrificio, della costanza, della fatica che scolpisce i muscoli e il carattere. È il corpo che parla, ed è l’abito che lo amplifica, dando forma a un messaggio chiaro: forza e stile possono convivere, anzi, si esaltano a vicenda. Per l’occasione, Ceccon ha scelto un look che sembra un manifesto estetico. Un completo in lana greige a micro-check, con giacca corta dal taglio boxy e zip sportiva, elegante e urbana allo stesso tempo. Sotto, la camicia in raso marrone regala un lampo di luce, mentre i pantaloni fluidi con cintura a fusciacca scivolano fino a velare i mocassini in camoscio. Poi il dettaglio che fa la differenza: occhiali aviator dalle lenti scure, richiamo esplicito ai Settanta, che trasformano l’atleta in un divo senza tempo. A ventitré anni, Ceccon è già simbolo di un’Italia che sa brillare nello sport e nella vita. Le sue medaglie olimpiche sono solo un preludio a ciò che verrà, ma in questa Fashion Week ha mostrato un altro volto: quello di chi, fuori dall’acqua, può diventare ambasciatore di uno stile autentico, naturale, mai ostentato. È l’eredità di Giorgio Armani che prende forma davanti ai nostri occhi: la moda non come superficie da indossare, ma come racconto di vita. In questo racconto, oggi, Thomas Ceccon è il protagonista più credibile e sorprendente.

V.R.

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