Aveva sostenuto, nei commenti ai post di un’amica leghista su facebook, che il presidente del Veneto, Luca Zaia, assumesse stupefacenti. Per questo un medico dell’Ulss 6 della regione, dopo un accordo col politico leghista a seguito dell’annunciata decisione di presentare querela, lavorera’ gratis 4 ore alla settimana per un anno nell’ospedale dove presta regolarmente servizio.
A renderlo noto lo stesso Zaia, specificando di aver chiesto questo tipo di ‘risarcimento’, “per andare verso l’abbattimento delle liste d’attesa”. “Abbiamo chiesto che questo signore lavori per 4 ore alla settimana per un anno gratis”, ha annunciato il presidente del Veneto, che ha tenuto anche a precisare che, nella querela preparata, aveva chiesto “l’accertamento del fatto”. Il radiologo, ha aggiunto il legale che ha seguito la vicenda, ha ammesso “di essere stato preso dall’euforia di una discussione da bar passata su Facebook” e, a fronte di una lettera di scuse, in cui l’illazione e’ stata definita dallo stesso medico “senza fondamento alcuno e frutto di un’invenzione”, Zaia ha detto “di non occupare i tribunali”. Per mezza giornata a settimana, dunque, l’Ulss 6 avra’ la possibilita’ di chiedere queste ore extra entro l’arco di due anni, con il lavoro che sara’ “a disposizione espressamente per ridurre le liste d’attesa”; se il medico non sara’ disponibile, dovra’ versare una penale di 300 euro per ogni ora, che verra’ destinata in beneficenza. (Agi)