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Da domani via la mascherina all’aperto, l’Italia va in bianco. Figliuolo: ‘Non smettiamo di vaccinarci’

Decade domani lunedì 28 giugno l’obbligo della mascherina all’aperto introdotto nell’ottobre scorso dal governo Conte durante quella che poi si è rivelata la seconda ondata di coronavirus.

A stabilirlo il Ministero della Salute d’intesa con il Comitato Tecnico Scientifico, alla luce di dati sempre in costante miglioramento con decessi scesi ieri a quota 40 e terapie intensive fortunatamente sempre più vuote: dati che consentono a tutta Italia di tornare in zona bianca, facendo venir meno anche la destata regola del coprifuoco.

Rimangono invece invariate le prescrizioni sull’uso delle mascherine negli ambienti chiusi e in tutti i luoghi pubblici.

Un sensibile miglioramento della situazione pandemica che viaggia di pari passo con la campagna vaccinale: al 26 giugno per 17.572.404 italiani (29,1%) risultano inoculate entrambe le dosi, mentre 33.117.433 (54,9%) hanno ricevuto la prima.

Numeri che fanno ben sperare, ma che non consentono un abbassamento della soglia di attenzione: lo sa bene il Generale Figliuolo, intervenuto durante la popolare trasmissione ‘Domenica In’ condotta da Mara Venier dove il commissario ha tra l’altro riconosciuto alcuni errori di comunicazione sulla vicenda Astra Zeneca.

“L’immunità di gregge in Italia” – ha dichiarato Figliuolo –  “è all’80% dei 54 milioni della platea di vaccinabili, e sono assolutamente convinto che raggiungeremo questo obiettivo a fine settembre. Ma bisogna andarsi a vaccinare, come del resto insegna anche l’esperienza di altri Paesi dove purtroppo ad un certo punto si fa fatica a trovare i vaccinandi. Ma di vaccini a Rna (Pfizer e Moderna) ne abbiamo a sufficienza , a luglio solo pochi meno di giugno. Ora usiamo AstraZeneca solo per la seconda dose agli over 60 e Johnson per le persone difficili da individuare o per categorie particolarmente mobili”.

Parole che non trascurano l’altro grande pericolo determinato dalla variante Delta, esplosa nel Regno Unito con oltre 18mila nuovi contagi molti anche under 30: “La prima dose non basta e solo la vaccinazione completa abbatte drasticamente il pericolo di ammalarsi” ha dichiarato Figliuolo, rivolgendosi a quei giovani che lo stesso a invitato a tornare in discoteca seppur ‘con prudenza’.

Raccomandazioni quindi che non possono sostituirsi alla sensibilità personale di fronte ad una sfida epocale: del resto assieme al caldo, come già sperimentato nell’estate 2020, è la matematica a sancire la validità del vaccino contro il Covid e le sue molteplici varianti  per un definitivo e solido ritorno alla tanto agognata normalità.

Marco Zorzi

 

 

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