“Per fine agosto-settembre ho intenzione di fare un primo punto della situazione” sulla riforma della disabilità dopo l’avvio delle sperimentazioni sui territori, “in modo che entro fine anno, se ci saranno modifiche da apportare per migliorare ancora l’implementazione della riforma, lo faremo.
Gli obiettivi per il prossimo futuro sono la piena implementazione, l’uscita di un bando in autunno da 370 milioni che si rivolge agli enti del terzo settore su tre linee di intervento, ovvero lavoro, abitare e tempo ricreativo, e poi la sburocratizzazione”. Lo ha detto la ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli, a margine dell’assemblea nazionale dell’Anfass a Trieste.
Tra gli altri obiettivi del dicastero, la ministra ha elencato “l’implementazione della Carta di Solfagnano” e “la rivalutazione del ruolo dell’educatore, perché soprattutto negli ultimi anni abbiamo assistito a una carenza quasi strutturale degli educatori in tutti i territori. Invece, io sono convinta che abbiano un ruolo cruciale per lo sviluppo dei sistemi di presa in carico anche del progetto di vita”.
Per quanto riguarda i caregiver, ha aggiunto Locatelli, “il tavolo ha lavorato circa un anno con più di 50 soggetti tra famiglie, rappresentanti delle associazioni, territori e i soggetti a vario titolo interessati ed esperti”. L’attività ha “portato alla stesura di un testo, che si rivolge al caregiver familiare convivente prevalente prima di tutto e dà tutele differenziate anche per altri eventuali soggetti che nella famiglia o nel comparto amicale supportano la persona con disabilità. La norma è quasi pronta, è quasi definita, iniziano adesso i confronti col Mef perché serve la copertura a bilancio in modo da poter sviluppare l’iter, che sarà prima Consiglio dei ministri e poi parlamentare”.
Caregiver familiari: un “esercito invisibile” che merita sostegno. In Veneto la proposta di legge