- AltoVicentinOnline - https://www.altovicentinonline.it -

“Greta Thunberg torturata dagli israeliani”. Le dichiarazioni choc del giornalista turco

Gli israeliani hanno torturato Greta (Thunberg, ndr) davanti ai nostri occhi. L’hanno costretta a gattonare, le hanno fatto baciare la bandiera israeliana. Hanno fatto la stessa cosa che hanno fatto i nazisti“. Sta suscitando forti reazioni la dichiarazione rilasciata da Ersin Çelik, giornalista turco e redattore per l’edizione online del quotidiano Yeni Şafak, nonché membro della delegazione umanitaria Global Sumud Flotilla, recentemente intercettata e bloccata da Israele in acque internazionali.

Greta è solo una bambina“, sottolinea il giornalista. Secondo quanto riportato dai media turchi, Çelik ha denunciato gravi abusi da parte delle forze israeliane ai danni di diversi attivisti, tra cui la nota ambientalista Greta Thunberg, descrivendo episodi scioccanti avvenuti durante il fermo e la detenzione della delegazione.

La stessa attivista ambientalista Greta Thunberg ha riferito ai funzionari svedesi di aver subito condizioni dure durante la sua detenzione in Israele. A riportarlo è il Guardian, che ha avuto accesso a una e-mail del Ministero degli Esteri svedese inviata a persone vicine alla giovane attivista. Nella comunicazione, un funzionario svedese che ha visitato Thunberg in carcere descrive quanto da lei raccontato: una cella infestata da cimici, scarsa disponibilità di cibo e acqua e un generale stato di disidratazione.

“L’ambasciata ha potuto incontrare Greta- si legge nel messaggio citato dal Guardian– Ha riferito di disidratazione e ha anche affermato di aver sviluppato eruzioni cutanee, che sospetta siano legate alla presenza di cimici nella cella”. Thunberg ha inoltre parlato di “trattamenti duri”, spiegando di essere rimasta seduta per lunghi periodi su superfici dure, senza possibilità di muoversi o riposare adeguatamente.

Anche il giornalista italiano Lorenzo D’Agostino, secondo quanto riporta Repubblica, ha subìto le stesse ingiurie: “Ci hanno portato a terra e, una volta lì, si sono comportati come un gruppo terroristico. Siamo stati presi a calci. Siamo rimasti senza acqua potabile per oltre due giorni. In generale, hanno colto ogni occasione per umiliare chiunque di noi. Avevo la sensazione di trovarmi in un luogo davvero barbaro e speravo davvero che questa barbarie finisse presto”.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su: