In un’altra struttura non sarebbe stato possibile, ma oggi l’Alto Vicentino possiede un ospedale tecnologicamente avanzato e la concentrazione delle competenze in un’unica sede favorisce senz’altro i il lavoro di squadra. Così un anziano paziente di 64 anni ha potuto essere sottoposto in due giorni successivi a due interventi collegati fra loro: il 31 maggio un’angioplastica coronarica con il posizionamento di uno stent e il 1 giugno la correzione di un aneurisma dell’aorta addominale, con posizionamento di una protesi
. E’ un piano d’intervento studiato per ridurre i rischi di un’operazione chirurgica più invasiva e pesante con possibilità di complicazioni e mortalità perioperatoria e anche per abbreviare i tempi di degenza, davvero da record, se si considera che non avendo riportato complicazioni, il paziente ha potuto essere dimesso dopo appena due giorni.Gli autori di questo successo sono i componenti di una vera e propria equipe medica, che comprendeva un gruppo di personale chirurgico, sotto la guida di Matteo Rebonato, direttore del reparto di chirurgia, un team del reparto di cardiologia, diretto da Luciano Bassan, con il supporto dei rianimatori Corlianò ed Ongaro.
Un prezioso lavoro sinergico che ha dato i suoi frutti in termini di benessere per il paziente e di sollievo per la sua famiglia. Segno che, anche in campo medico, il lavoro di squadra è la ricetta vincente.
di Redazione Thiene on line