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In epoca di Covid torna Kissinger, l’app per baciare a distanza. Ce n’è per tutti i gusti

Il nome potrà subito far pensare al noto segretario di stato statunitense, Nobel per la pace nel 1973, ma ‘Kissinger’ in questo caso altro non è che un app che con la politica nulla ha a che fare.

Nata ancora nel dicembre 2016 da un team di ricercatori inglesi e giapponesi, ‘Kissinger’ ( dall’inglese kiss = bacio) è un’applicazione nata per poter baciare a distanza: sostanzialmente si tratta di una piccola protesi di silicone da collegare allo smartphone ad esempio durante una videochiamata. I due partner possono posare contemporaneamente le labbra sulla protesi e in quello stesso istante ‘Kissinger’ restituirà una serie di piccole vibrazioni e pulsioni che riproducono quelle di un bacio.

L’accessorio siliconico si è nelle versione evoluto a tal punto che la precisione dei sensori di pressione è in grado di registrare perfettamente la forza esercitata  dalle labbra al momento del bacio: il tutto avviene in modo simultaneo, così da restituire l’impressione che l’effusione sia ricambiata in tempo reale.

All’epoca della sua uscita, l’innovazione non aveva riscosso grande successo, ma in tempo di pandemia in particolare da Oriente si sta riscoprendo l’opportunità un po’ bizzarra di ridurre le distanze col proprio partner e non solo.

Esistono in realtà molte altre invenzioni, nate in tempi diversi, surrogate di un contatto sempre più difficoltoso e non solo per via del Covid. Vediamo le principali.

‘Pillow Talk’ è un braccialetto collegato ad un piccolo dispositivo da inserire all’interno del cuscino: posando la testa al cuscino si sente il battito del cuore dell’altro, quasi come se si stesse dormendo insieme.

‘Thumbkiss’ è invece un servizio fornito dall’applicazione Couple, una sorta di Whatsapp per le coppie. Thumkiss si attiva durante la videochat: i due partner possono toccare lo stesso punto dello schermo e percepire la medesima vibrazione.

‘Frebble’ proviene dall’Olanda e ricrea il più romantico e galante dei gesti fra fidanzati: quello di tenersi per mano. Dotato di sensori tattili, quando il partner stringe il suo Frebble collegato a internet con una mano, l’altro stringendo il suo ne percepirà il tocco. Invenzione del giovane di origini italiane Frederic Patrignani, è stato promosso attraverso una campagna di crowfunding lanciata sul web per raccogliere la cifra necessaria per produrlo e lanciarlo sul mercato, cosa avvenuta agli inizi del 2017.

‘Aura’ invece è una lampada creata dal designer italiano Christian Sallustro: collegata ad un’altra identica in tutto, quando viene toccata fa illuminare la gemella, dovunque essa si trovi. L’azienda produttrice la presenta come un sistema discreto per inviare un pensiero affettuoso e di presenza alla persona cara.

Creazioni che fino a qualche tempo fa avrebbero strappato più sorrisi che consensi , ma che oggi vengono rivalutate non senza però qualche preoccupazione da parte di psicologi e specialisti sempre più convinti che passata l’emergenza sanitaria si dovrà fare i conti con un tessuto di relazioni e di rapporti interpersonali profondamente minati e compromessi.

Marco Zorzi

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