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Inps ritira circolare su invalidi. L’annuncio su Twitter della Cgil

L’Inps ha ritirato la circolare che faceva riferimento al reddito familiare per il calcolo dell’assegno di invalidita’. Lo annuncia la Cgil su Twitter.

”Marcia indietro dell’Inps, cancellata la circolare invalidi” spiega il sindacato.

La circolare, ricorda la Cgil, prevedeva che gli invalidi civili al 100%, per avere la pensione di invalidita’, dovessero fare riferimento non piu’ al reddito personale ma anche, a quello del coniuge.

Oggi pero’, riferisce il sindacato , il direttore generale dell’INPS Mario Nori ha diramato un provvedimento dove si prevede che ‘sia nella liquidazione dell’assegno ordinario mensile di invalidita’ civile parziale, sia per la pensione di inabilita’ civile si continuera’ a far riferimento al reddito personale dell’invalido’.

Una decisione accolta con favore dalla Cgil, fa sapere la responsabile dell’ufficio politiche della disabilita’, Nina Daita: ”Siamo soddisfatti del risultato raggiunto dopo le pressioni fatte nei giorni scorsi e l’ampia mobilitazione nei confronti di un provvedimento che si prefigurava come palesemente iniquo e vessatorio nei confronti del mondo della disabilita”’.

”Bene il ritiro della vergognosa circolare Inps 149 del 28 dicembre scorso, con la decisione di continuare a far riferimento al reddito personale per il diritto alla prestazione per gli invalidi civili. Ora governo e Inps non facciano altri danni. Basta giocare con i diritti delle persone con disabilita’. Nella prossima legislatura daremo battaglia per ripristinare tutti i fondi sul sociale fino almeno al livello del 2008 e per garantire esigibilita’ di diritti e prestazioni sociali su tutto il territorio attraverso la definizione dei livelli essenziali di assistenza sociale. I soldi ci sono: vanno presi mettendo un tetto a 5mila euro alle pensioni e facendo una tassa sui grandi patrimoni”. Lo dichara in una nota Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista.
”C’e’ una grande battaglia che va fatta, che e’ quella sulle pensioni d’oro. In Italia c’e’ gente che prende pensioni da 10, 20, 30, 50, 90 mila euro, pagate con i soldi degli italiani, che non sono figlie di un sistema contributivo ma di leggi infami fatte negli anni ’80”. Lo ha affermato Giorgia Meloni, fondatrice e candidata di Fratelli d’Italia – Destra nazionale, intervenendo a Brontolo, condotto da Oliviero Beha, su Rai Tre.

”Quando si chiede di revocare queste pensioni d’oro – ha continuato Meloni – ci si sente rispondere di no in quanto sono diritti acquisiti. Ma se tu prendi una pensione di 90 mila euro al mese, a fronte di intere generazioni che non avranno mai una pensione decente, non e’ un diritto acquisito, ma un sopruso che si deve correggere con leggi giuste” (asca)

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